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Inter, il pagellone dello scudetto: Lautaro leader, Dimarco simbolo

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Andrea Muzzolon
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L'hanno voluto con tutte le loro forze, hanno dimostrato di essere nettamente la scuadra più forte della Serie A. Tanti gol segnati, una difesa blindata e un gioco tanto bello da non essersi mai visto in casa nerazzurra. Lo scudetto della seconda stella è stato un piccolo grande capolavoro di Simone Inzaghi e di tutti i suoi giocatori.

Yann Sommer 8: arrivato a raccogliere la pesante eredità di Onana, lo svizzero si è subito fatto apprezzare per professionalità e sicurezza. Deciso tra i pali e spigliato nel gioco coi piedi, si è dimostrato perfetto per il gioco di Inzaghi.  

Emil Audero 6: secondo portiere di assoluta affidabilità, quando ha dovuto coprire le spalle a Sommer si è dimostrato all'altezza.

Alessandro Bastoni 7.5: in avanti sempre propositivo, ma senza trascurare la fase difensiva. In fase offensiva è il braccetto moderno per eccellenza fra gol e sovrapposizioni. In difesa è la solita certezza, con pochissime sbavature che si contano su una mano.

Benjamin Pavard 8: Benj l'interista, il grande acquisto dell'estate nerazzurra, non ha deluso. Dopo il primo periodo di ambientamento, il braccetto di destra è diventato la sua casa naturale. Solido e preciso, quello che l'Inter cercava.

Francesco Acerbi 8: una colonna insuperabile al centro del terzetto difensivo interista. Dirige, detta i tempi e dà quel pizzico di cattiveria che non guasta mai.

Yann Bisseck 7: una scoperta tutta made in Marotta-Ausilio. Arrivato nell'indifferenza generale, i suoi modi un po' sgraziati non l'avevano caricato di grandi aspettative. E invece Inzaghi lo ha trasformato in un potenziale titolare per il futuro.

Stefan De Vrij 6.5: Non è più il De Vrij degli anni d'oro, ma quest'anno si è ritrovato. Un'ottima riserva di Acerbi, in grado di far rifiatare i titolarissimi

Matteo Darmian 8: gli aggettivi per questo giocatore ormai sono termitati. Nei tre dietro o come quinto di centrocampo, a destra o a sinistra: Matteo Darmian è ovunque e, a prescindere dal ruolo, le prestazioni sono sempre di altissimo livello

Federico Dimarco 8.5: il simbolo dell'interismo in campo. Idolo della curva e di tutto il resto del tifo nerazzurro, è diventato uno degli esterni migliori al mondo. Gol da cineteca e assist decisivi, uniti a una corsa senza sosta. 

Denzel Dumfries 6.5: non è stato l'anno migliore del treno olandese. Tanti infortuni e qualche problema legato al rinnovo lo hanno fatto diventare un lontano parente dell'esterno degli scorsi anni.

Carlos Augusto 7.5: quando si dice che quest'anno la differenza l'ha fatta la panchina dell'Inter, lui ne è l'esempio per eccellenza. Fa riposare Dimarco ma anche Bastoni, senza farli rimpiangere mai.

Hakan Calhanoglu 9: Inzaghi lo ha trasfromato in uno dei migliori registi in circolazione. Ordine e qualità e geometrie: tutto il meraviglioso gioco espresso dall'Inter passa dai suoi piedi. L'Inter ha trasformato lui e lui ha trasformato l'Inter

Nicolò Barella 8: in campo ci mette l'anima, la sua è l'unica maglietta che, a prescindere dal risultato, sarà sicuramente bagnata alla fine della partita. Quest'anno è mancato qualche gol, ma le prestazioni ci sono sempre state.

Henrikh Mkhitaryan 8: a lui Inzaghi non rinuncerebbe proprio mai, anche con una gamba rotta. Gioca sempre e fa la differenza in mezzo al campo. Carattere ed esperienza, è l'uomo a cui si affidano i compagni quando sono in difficoltà.

Davide Frattesi 7.5: è il co-titolare per eccellenza, il 12' uomo dell'Inter. Con umiltà si è accomodato in panchina ma quando è stato chiamato in causa ha sempre fatto la differenza. I gol allo scadere sono ormai il suo marchio di fabbrica.

Kristjan Asllani 6.5: la differenza con Calhanoglu è abissale, ma dal turco sta imparando molto. Più maturo e deciso, quando è subentrato ha dato il suo contributo.

Alexis Sanchez 6.5: è il solito Sanchez discontinuo ma con grandi colpi. Con Inzaghi ha trovato un buon equilibrio e ha trovato il suo spazio grazie agli infortuni di Arnautovic.

Arnautovic 5: è la grande delusione della stagione dell'Inter. Sotto porta ne ha sbagliati davvero tanti e le prestazioni sono state molto altalenanti. A complicare il tutto, due brutti infortuni che lo hanno tenuto lontano dal campo per oltre due mesi.

Marcus Thuram 9: "siam venuti fin qua per vedere segnare Thuram" canta la Curva Nord. E lui i gol non li ha fatti mancare. Lukaku è un lontanissimo ricordo anche grazie all'attaccante francese che con Inzaghi ha tirato fuori un potenziale ancora tutto da esprimere. Gol, assist, corsa e giocate da fuoriclasse: se questo è l'inizio...

Lautaro Martinez 10: è stata la stagione del capitano dell'Inter. Gol come se piovessero e spirito da vero leader. Il miglior giocatore della Serie A per distacco. Se qualcuno aveva dubbi sulla sua consacrazione, Lautaro ha risposto sul campo alzando il tricolore.

Raffaele Di Gennaro SV; Davy Klassen SV; Stefano Sensi SV; Juan Cuadrado SV; Tajon Buchanan SV 

Simone Inzaghi 9: un Inter così bella non si era mai vista. Tanti gol, una difesa di ferro e un gioco scoppiettante. L'Inter ha dominato tutte le avversarie, il suo cammino verso lo scudetto è stato netto. Simone ha fatto un capolavoro.

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