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Massimo Mauro e la sbroccata di Allegri, sospetti sulla Juve: "Dite la verità..."

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La finale di Coppa Italia 2024 passerà alla storia non tanto per la quindicesima affermazione della Juventus, vittoriosa 1-0 sull’Atalanta, quanto per la furibonda “reaction” di Massimiliano Allegri a fine partita, che ha catapultato tutte le attenzioni su di lui e sul finale amaro, seppur vincente, con la Juventus. Prima gli improperi rivolti all’arbitro Maresca, al quarto uomo Mariani e al designatore Rocchi, cercato minacciosamente con lo sguardo e catturato dai microfoni dei bordocampisti Mediaset, poi il lancio di giacca e cravatta.

Quindi, a gara finita e coppa sollevata, l’allontanamento brutale del ds Giuntoli dalla festa con i giocatori in campo e l’exploit di violenza con l’aggressione e le minacce al direttore di Tuttosport, Guido Vaciago, e al set di luci di alcuni fotografi. Non solo, Max si è scagliato anche contro una procuratrice federale. Il tutto gli è costato una squalifica di due turni in campionato, il che mette la parola fine alla sua esperienza con la Juventus, almeno sul campo. Forse, però, è l’acceleratore che porrà fine anche al rapporto di lavoro con il club.

 

Massimo Mauro, opinionista ed ex-calciatore juventino, dalle pagine di Repubblica prima e su Radio24 poi, invita ora la Juventus a “dire la verità”: “La lite con il Ds Giuntoli è stata così plateale da far capire che ci sono cose che noi non sappiamo, altrimenti è chiaro che non avrebbe reagito così. Non capisco perché non dicono la verità. A questi livelli non si possono vedere spettacoli come quello di ieri sera, un allenatore che non si comporta bene e un dirigente che non può festeggiare con la squadra". E che le cose fossero complicate lo aveva fatto capire anche il ds della Lazio, Angelo Fabiani, che qualche tempo fa aveva svelato un colloquio con Giuntoli: "A Torino parlavo con Cristiano Giuntoli, che reputo uno dei migliori dirigenti, e mi ha detto: ‘Angelo, io non lo so se ce la faccio in due anni, in tre anni a rimettere a posto le cose'. Perché per combinare dei guai ci vuole un minuto, poi per rimettere a posto i cocci ci vuole più tempo…".

 

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