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Leclerc, lo sfogo dopo il ritiro: "Non è un buon segno", autosabotaggio Ferrari

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Il disastro delle Ferrari ritirate a Montreal stanno tutte nelle parole, sconsolate e rassegnate, di Charles Leclerc. Reduce dal trionfo casalingo a Montecarlo, il monegasco ha vissuto un weekend turbolento in Canada, addirittura più altalanante del meteo inclemente. 

"Dobbiamo analizzare il problema di oggi, non so cosa avesse il motore ma perdevo oltre un secondo. E' stata una gara difficile da gestire. Quando la pista si è asciugata il livello ci ha penalizzato, sapevo che la gara era finita. Oggi il problema era il motore e basta, in qualifica c'è stato altro. E' ieri che abbiamo perso la gara", il suo sfogo a botta calda, dopo una gara iniziata male e finita peggio. 

 

 

 

"Cambiare motori spesso non è un buon segno. Oggi non so quale sia stato il vero problema, è stata una gara difficile da gestire, dovevo fare mille cose sullo sterzo. Finché le condizioni meteo sono state difficili, nella prima parte della gara, avevo lo stesso passo dei primi poi, con pista asciutta, si prendono meno rischi ma se perdi 1 secondo e mezzo la gara è finita", si è lamentato a Sky.

 

 

 

"Con Leclerc abbiamo avuto un problema di controllo del motore: perdeva 0"8, aspettavamo una bandiera rossa per fare un reset, ma non è arrivata e quindi si è fermato", analizza il Team Principal Ferrari Frederic Vasseur. Ritirato anche lo spagnolo Carlos Sainz: "E' rimasto bloccato nel gruppo al via, ha avuto dei contatti che gli hanno fatto perdere 6/8 decimi perché aveva l'aerodinamica danneggiata. È stato un weekend difficile, ma non ci hanno danneggiato le condizioni: ci siamo danneggiati da soli. Il problema tecnico in gara va analizzato e lo faremo domani: abbiamo faticato più sabato, perché senza il problema tecnico il passo c'era. Credo che abbiamo capito cosa è successo". 

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