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Holger Rune sfida Sinner: "Vediamo tra 15 anni"

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Non ci sta, Holger Rune, e lancia la sua sfida a Jannik Sinner e a Carlos Alcaraz. Legittimo, anzi ovvio in un mondo come quello del tennis altamente competitivo. Peccato che il 21enne danese, famoso nel circuito Atp per i suoi atteggiamenti bambineschi in campo e provocatori davanti a un microfono (o davanti all'arbitro), come spesso gli capiti calchi la mano sulle parole usate, finendo per sembrare sprezzante contro i rivali.

Al termine della sfida contro Wild a Wimbledon, vinta in 4 set, il numero 15 della classifica mondiale si dimostra molto fiducioso nelle proprie qualità. "Lo spagnolo è leader negli Slam - ha detto Rune a proposito di Sinner, attualmente al terzo posto dietro Sinner e Nole Djokovic - ma vediamo tra 15 anni chi sarà il leader". Rune, insomma, è convinto di poter dire la sua per il vertice mondiale e se dal punto di vista tecnico i presupposti ci sono (sempre considerando la necessità di una continua crescita), è dal punto di vista della tenuta psicologica il grande dubbio. Ma il buon Holger sembra fare finta di nulla. 

 

 

 

"Non credo di aver detto che siamo i nuovi Big 3", si corregge poi, riferendosi al lui, Carlitos e Jannik paragonati ai dominatori degli ultimi 20 anni di tennis, Federer, Nadal e Djokovic (con Andy Murray buon quarto incomodo). "Ho sentito negli ultimi mesi o nell'ultimo anno che la gente ne parlava", ha ribadito il danese. "È molto positivo che la gente cominci a parlarne. Alcaraz è incredibile fisicamente, penso che si muova incredibilmente bene, legge bene il gioco, è un grande attaccante con un dritto e un rovescio molto forti. Penso che tutti abbiamo delle qualità".

 

 

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