Parigi 2024, l'arcivescovo di San Francisco: "Bestemmiata la religione di 1 miliardo di persone"
Tutti, o quasi, contro la cerimonia di apertura dei giochi olimpici di Parigi 2024. Non solo per la sua lentezza, per il fatto che gli atleti sembravano quasi ai margini, per le sue lungaggini. Ma anche, e soprattutto, per la rivisitazione blasfema dell'Ultima cena, proposta in versione "queer" tra drag-queen, baci gay, puffi desnudi e chi più ne ha più ne metta. In Italia sono arrivate feroci critiche da parte di FdI e Matteo Salvini. Ma le voci critiche, ovviamente, si sono levate un po' in tutto il mondo.
E tra chi ha parlato, ecco anche Salvatore J. Cordileone, ossia l'arcivescovo di San Francisco, il quale parlando di quanto visto nella serata di venerdì 26 luglio ha usato toni durissimi. "Il fondamentalismo secolare si è ormai infiltrato nelle Olimpiadi, arrivando persino a bestemmiare la religione di oltre un miliardo di persone. Farebbero lo stesso con qualsiasi altra religione? Chiedo a tutti i nostri di pregare per un ripristino della buona volontà e del rispetto", ha tuonato in un post su X. Nel mirino dell'arcivescovo, ovviamente, parte dei contenuti della cerimonia di apertura. Cordilone, teologo conservatore, tra i vescovi è tra i fautori della celebrazione della messa in latino secondo il vecchio rito. E ancora, è noto per la sua opposizione ai matrimoni tra persone dello stesso sesso e alle adozioni da parte di coppie gay.
Per inciso, dopo il diluvio di critiche, Thomas Jolly, ideatore della cerimonia, ha voluto rispondere al fuoco e spiegare le sue ragioni. "Non volevo essere sovversivo, né choccare nessuno. Semplicemente, in Francia abbiamo il diritto di amarci, come vogliamo e con chi vogliamo", hba difeso le sue scelte. E ancora: "Abbiamo il diritto di credere o di non credere. Ieri sera, abbiamo messo in scena semplicemente le idee repubblicane, di benevolenza e di inclusione", ha concluso il suo personalissimo bilancio in conferenza stampa.