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Parigi 2024, l'allarme degli esperti: "La Senna? I topi possono abbandonare escrementi"

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"Un azzardo dal punto di vista sanitario": così l'epidemiologo Giovanni Rezza, sentito dall'Adnkronos Salute, ha definito la decisione degli organizzatori delle Olimpiadi di far nuotare gli atleti nelle acque della Senna. La polemica è nata dopo che una triatleta belga, Claire Michel, è stata colpita dal batterio Escherichia coli a seguito della gara nel fiume parigino. Una situazione che ha spinto il Belgio a ritirare la squadra che avrebbe dovuto partecipare alla staffetta mista di triathlon. "Serve cautela e attenzione - ha proseguito Rezza - ma da epidemiologo e infettivologo suggerisco il principio di precauzione in questo caso. Non mettiamo a rischio la salute degli atleti".

L'epidemiologo ha poi spento le speranze di chi continua a sostenere che il fiume possa ospitare le gare dei Giochi di Parigi: "Mi pare molto difficile poter mantenere bassa la contaminazione fecale di un fiume che passa dentro una città grande il doppio di Roma. Dove scaricano, sicuramente depurate, le fogne, ma ci sono topi che possono abbandonare escrementi. Insomma, quello belga è un caso annunciato". L'esperto ha, quindi, elencato gli effetti di questo batterio: "Nausea, diarrea, può comparire febbre, mentre le conseguenze renali gravi sono molto rare". 

 

 

 

Perplesso su quanto successo anche il virologo Fabrizio Pregliasco, che all'Adnkronos ha detto: "Gli E. coli fanno parte del nostro microbiota, ma alcuni possono determinare infezioni con disturbi debilitanti". E ancora: "L'incubazione è molto breve, da 12 ore a 2-3 giorni dall'esposizione al batterio ed è per questo che in genere si riesce a individuare l'origine dell'infezione. Si cura con antibiotici, farmaci antidiarroici e reidratazione, fondamentale in particolare nei pazienti più fragili perché il rischio principale è la disidratazione. La terapia dura all'incirca una settimana". Sulla scelta di far nuotare gli atleti nella Senna, Pregliasco ha detto che "lascia di per sé perplessi rispetto alla qualità che possono avere le sue acque" e che "per un atleta non è certo entusiasmante ritrovarsi a nuotare in un ambiente simile. Nemmeno dal punto di vista psicologico, oltre che per il fatto che gareggiando ovviamente può bere acqua contaminata".

Contrario alla scelta degli organizzatori di Parigi 2024 pure l'infettivologo Matteo Bassetti, che su X ha scritto: "Oggi Louis Pasteur, padre della moderna microbiologia, si rivolta nella tomba. Far nuotare gli atleti nella Senna ha riportato il mondo indietro di 100 anni".

 

 

 

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