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Thomas Ceccon, la rivelazione inedita a tavola con Mattarella: "Avrei dovuto allenarmi"

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"A Parigi ho fatto via social un appello per dimostrare che le condizioni nel villaggio non erano ottimali. Nelle altre gare internazionali siamo abituati a dormire negli alberghi, a mangiare meglio. Purtroppo alle Olimpiadi, questo non è successo. Il cibo non era il massimo e anche dormire spesso risultava difficile. Se il cibo cattivo lo si può sopportare, la mancanza di sonno molto meno e ha ripercussioni anche sulle prestazioni. Per fortuna le mie gare del dorso erano in programma nei primi tre giorni e non ho subito più di tanto. Al contrario, nella gara della staffetta dopo due settimane ho sentito tutta la fatica accumulata e il sonno mancato. Il pranzo con Mattarella? Ero seduto di fronte a lui e ci ha chiesto se in quel momento ci stesse facendo perdere tempo. Tutti hanno risposto di no, ma per quanto mi riguarda ero in attesa da un’ora ed effettivamente avrei dovuto allenarmi e così gliel’ho detto".

Così Thomas Ceccon, medaglia d’oro alle Olimpiadi di Parigi nei 100 dorso, intervenendo al Festival dello sport di Trento in corso fino a domani ha voluto raccontare alcuni retroscena sui Gioci di Parigi. "L’atmosfera delle Olimpiadi è stata meravigliosa - ha proseguito Ceccon -. Si sta insieme a tutti gli atleti migliori al mondo. Ho incrociato Nadal, ho incontrato un pesista che seguo sui social. Sembra banale, ma succede solo alle Olimpiadi ed è diverso da ogni tipo di esperienza. Una cosa che ti fa sentire parte di qualcosa di unico e speciale".

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