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Francesco Totti torna a giocare in A a 48 anni? "Mi hanno chiamato, ci sto pensando"

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L'addio al calcio è stato imposto, più che scelto. A raddoppiare il dolore di Francesco Totti, in quella serata del 28 maggio 2017 quando salutò l'Olimpico in lacrime, il fatto che a fargli appendere le scarpe al chiodo è stata la "sua" Roma. Ora, però, "mai dire mai": il Pupone, che nel frattempo ha compiuto 48 anni, potrebbe clamorosamente tornare. E pure in Serie A. "Un 10 in Italia non c'è, potrebbe tornare...". Boom.

"Ci sono state squadre di serie A che mi hanno chiamato", ammette lui durante un evento organizzato da Betsson presso lo Sportitalia Village. E fin qui, un certo stupore ma siamo pur sempre quasi a livello-boutade. Poi però, inaspettatamente, Totti apre a uno scenario pazzesco: "Ammetto che mi hanno fatto venire un po' di pensiero, di pazzia. Sarebbe difficile, ma nella vita mai dire mai. Ci sono giocatori che hanno giocato dopo tanti anni dalla fine della carriera. Dipende anche dove giochi, con tutto il rispetto, ma se dovessi tornare in Serie A mi dovrei allenare bene bene".

 

 

 

Fisicamente e atleticamente, l'ex capitano non è molto più appesantito di quanto non fosse 7 anni fa, nella sua ultima stagione. Merito dell'impegno settimanale con la squadra di calciotto, la Totti Sporting Club, e delle varie partite-esibizione disputate in giro per il mondo, con altre star "over" del calcio italiano e internazionale. Ma un ritorno ufficiale, sarebbe tutta un'altra cosa.

 

 

 

Di sicuro, a contattarlo non è stato la Lazio ("Nemmeno l'avrei presa in considerazione"), ma l'idea in testa Totti ce l'ha: "Sono chiacchiere, si fa per scherzare: 2-3 mesi sarei pronto. Quante cose si dicono. Dopo tanti anni, qualcosa significa. Io gioco ancora a 48 anni. Mezz'ora, venti minuti. Se dovessi fare una pazzia la farei in Italia, non all'estero, ma è una pazzia. Può darsi che mi chiami l'Inter... Facciamo spogliatoio, porto i cinesini. Quando volti pagina non sia mai quello che ti aspetta. Non è sta una mia scelta quella dell'addio, ma in quel momento va vissuta diversamente dal contesto. Forse anche per quello mi è rimasta quella cosa dentro. È vero che c'è un inizio e una fine per tutto. Non l'ho voluto io e quindi quella finestra è rimasta aperta".

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