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Gli appennini incoronano l'australiano Lloyd

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Fuga da lontano del corridore della Lotto. Nessun problema per i big e Nibali

Roberto Amaglio
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L'avevamo giustamente etichettata come una frazione adatta agli attaccanti della prima ora. E infatti sul traguardo di Marina di Carrara a imporsi è stato il coraggioso Matthew Lloyd (Omega Pharma - Lotto), bravo a beffare la guardia del gruppo insieme a Rubens Bertogliati (Svizzero della Androni-Dquigiovanni) al 45° km. Una sortita di oltre 120 km, alimentata lungo le salite dell'Appennino Tosco Emiliano del Passo del Brattello, di Spolverina e di Bedizzano, con il gruppo ancora una volta indeciso sul da farsi. Solo quando i due battistrada avevano oltre 5' di ritardo (km110) gli inseguitori hanno acceso la miccia della corsa, provando qualche sortita sull'ascesa di Spolverina. Ma ormai la quaglia era già nel mirino dei due fuggitivi. Nonostante le ottimi condizioni di Petacchi (il quale ha anche provato un attacco in salita quando ormai la tappa era decisa), la Lampre questa volta non ha puntato sul suo velocista, lanciando Matteo Bono all'attacco dopo che Klimov, Sarmiento, Tschopp e Petrov erano usciti dal gruppo all'inizio dell'ascesa di Spolverina. Nonostante il forcing degli inseguitori, i due fuggitivi sono riusciti comunque a conservare 1' e 40" di margine. Discorso a due per la vittoria, quindi, con Lloyd che ha trovato lo spunto vincente a 13 km dal traguardo, forzando il ritmo sull'ultimo strappo di giornata di Bedizzano e cogliendo la sua quinta affermazione tra i professionisti, sicuramente la più bella. Oltre alla prima affermazione al Giro, infatti, per lui è arrivata anche la maglia verde di miglior scalatore, guadagnata grazie all'incetta di GPM fatta oggi. Alle sue spalle ha mantenuto la piazza d'onore Bertogliati, mentre al terzo posto il gruppo è stato regolato da Danilo Hondo (Lampre), alle cui spalle si è visto il giovane terribile Sasha Modolo e Pippo Pozzato. Da segnalare che Hondo al traguardo ha alzato le braccia al cielo in segno di vittoria. Vista la presenza davanti a lui di Bertogliati, il gesto deve essere stato provocatorio: la squadra di Saronni, ancora a secco in questo Giro, probabilmente si è stancata di non aver collaborazione nel chiudere sulle fughe. Le occasioni per i velocisti, infatti, stanno finendo. Domani,infatti, l'arrivo a Montalcino sarà ancora terreno di conquista per gli attaccanti, compresi quelli di classifica. Infatti le strade bianche senesi potrebbero anche dare un ulteriore scossone alla classifica, al momento ancora controllata agevolmente dalla Liquigas e da Vincenzo Nibali. Da segnalare in chiusura un ritiro importante per i colori italiani e per Vinokourov. A causa di una caduta lungo la discesa del Bratello, il corridore dell'Astana Paolo Tiralongo ha dovuto dire addio alla corsa rosa. Il corridore, esattamente come Bonaffond, è stato trasportato in ambulanza all'ospedale di Pontremoli. Per lui, fortunatamente, solo forti botte all'anca.

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