Fuori programma inedito in Vaticano tra Papa Prevost e il campione del tennis mondiale Jannik Sinner. L’appena eletto papa Leone XIV ha ricevuto ieri - in una piccola sala attigua all’immensa aula Nervi, solitamente dedicata il mercoledì alle udienze generali - il numero uno del tennis mondiale impegnato in questi giorni a Roma per il girone degli internazionali di tennis in cui ha già dato prova di un rientro alla grande - dopo 3 mesi di stop - sulla terra rossa del campo centrale del Foro Italico.
Dopo i primi tre incontri agli Internazionali- con cui il fuoriclasse altoatesino sta ritrovando il ritmo, la qualità della prestazione sportiva e dimostrando un livello di forma sorprendente - ieri mattina Sinner ha vissuto una giornata memorabile: con i genitori Hanspeter e Siglinde, e il presidente della Federazione tennis (Fitp), Angelo Binaghi, sono stati stato ricevuti dal Pontefice che da appassionato tennista non ha perso tempo e ha voluto conoscere personalmente il ragazzo altoatesino. Coincidenza Questi sono i giorni del rientro in campo del numero 1 dopo i tre mesi di stop imposti dall’Agenzia mondiale antidoping (Wada) per il caso Clostebol, una contaminazione involontaria a causa del massaggio del suo ex fisioterapista.
Jannik Sinner e il Papa, "arrivati al top": la rivelazione che spiega tutto
“Abbiamo invitato il Papa un minuto dopo aver saputo che era un tennista praticante e, nei giorni scorsi, dal Vati...A dirla tutta l’udienza privata era in calendario già con Papa Francesco. L’improvvisa dipartita di Bergoglio, e l’ancora più celere proclamazione di Prevost, sembrava aver fatto saltare l’attesa udienza privata. Invece no. Il papa - appassionato di tennis - ha confermata l’incontro. Alla Federazione tennis non è sembrato vero poter sfoggiare Oltretevere i trofei vinti a Malaga dalle nazionali azzurre maschili e femminili 2024 di Coppa Davis e Billie JK Cup. Jannik ha voluto personalmente regalare a Papa Prevost una racchetta speciale.
«Il colore è diverso ma è come la mia. Ecco la pallina, vuole giocare un po'?», ha ironizzato il campione italiano. Papa Leone XIV, con la battuta pronta, ha declinato l’invito: «Ma qua rompiamo qualcosa! Meglio di no...». Salvo aggiungere: «A Wimbledon me lo lascerebbero fare...», facendo riferimento al dress code dei campi in erba. Nel torneo del Grande Slam i giocatori sono obbligati a vestirsi di bianco. Per ora il match non ci sarà . In Vaticano esisteva un campo da tennis. Ma è stato trasformato nel più modaiolo impianto da padel. Che i veri tennisti giudicano uno sport di derivazione ma «imparagonabili». Forse qualche congregazione riuscirà a soddisfare il desiderio del papa di scambiare qualche palleggio.