Il rigore dato alla Lazio nel posticipo di domenica sera ha fatto infuriare l’Inter. Nel mirino l’arbitro Chiffi, che, come mostrato al programma Open Var, è stato avvicinato da Barella dopo la decisione del penalty che gli ha detto: “Ci stiamo giocando la vita”. Alla fine Pedro ha fatto 2-2 dal dischetto e ora l’Inter deve sperare che il Cagliari (già salvo) riesca a fermare il Napoli al Maradona venerdì, altrimenti arriverà il quarto titolo per il club partenopeo.
Un episodio, quello di Barella e Chiffi, che ricorda quanto accadde il 5 maggio 2001, quando i nerazzurri persero lo Scudetto (fino alla Juve) per il 4-2 della Lazio. Per l’occasione le telecamere pescano Materazzi che supplica i giocatori laziali in lacrime: “Vi ho fatto vincere lo Scudetto. Vi ho fatto vincere lo scudetto”. Quanto si è sentito però tra Barella e Chiffi sta scatenando una bufera per le illazioni che si porta dietro e in tanti chiedono l’apertura di un’inchiesta. Sono fioccate le reazioni: “Avesse indossato un’altra maglia sarebbe scattata un'indagine”. E poi: “'Mi sto giocando la vita’, vuoi vedere che lo hanno minacciato gli “amici calabresi ”della curva?”, ha aggiunto.
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Il fallo di mano di Bisseck ha fatto infuriare l’Inter, che non è stata d’accordo per il rigore conce...Inoltre: “La ndrangheta è arrivata fino a lui? A questo punto, ha tutta la mia solidarietà” oppure: “Bisogna indagare su queste gravissime affermazioni di Barella che potrebbe essere stato oggetto di minacce da parte dei delinquenti che frequentano la Curva Nord e che frequentano i tesserati dell’Inter”. C’è invece chi scrive: “Barella evidentemente dice quelle cose perché lui (e lo stesso Chiffi magari) sono stati minacciati da chi frequenta la Curva Nord. Da quella ndrangheta che comanda a Milano e che tutti i tesserati dell’Inter frequentano ed omaggiano”. Altre frasi sono: “Mettete Barella sotto scorta”, “Le suppliche di Barella all’arbitro ‘mi sto giocando la vita…’ in un Paese serio (viste certe infiltrazioni nella curva interista) andrebbero seriamente indagate”, oppure: “É ancora vivo Chiffi? O già in qualche colata di calcestruzzo?”. Insomma, tantissime le proteste alle parole dell’ex Cagliari.