Ci siamo, la favola è stata breve, ma intensissima. E di successo. Ora, però, sembra giunto il momento dei saluti, quelli tra Antonio Conte e Aurelio De Laurentiis e, soprattutto, il Napoli. Il presidente azzurro ha pronunciato parole di facile interpretazione a margine della cena Scudetto e di una giornata epocale, a sfilare per il lungomare di Napoli sul bus scoperto con la squadra, immersi in un oceano di folla e di amore: "Mi auguro che nella sua vita professionale continui sempre a mietere successi, perché è un uomo che vive con impegno la quotidianità. Antonio è un uomo che merita rispetto".
Di ben altra natura, quindi, questo addio, non burrascoso come quello da Luciano Spalletti nell’estate post-terzo scudetto, solo due anni fa, quando l’allenatore toscano accettò la corte della FIGC e della Nazionale. Nessun veleno, quindi, ma solo rispetto per ciò che saputo ottenere dopo una stagione, quella precedente, culminata con un magro decimo posto: "Ha preso una squadra che era sul baratro e l'abbiamo rinforzata insieme. E anche se a un certo punto si è trovato privato di una stella come Kvaratskhelia, è riuscito ad attraversare tanti incidenti, tanti infortuni e a fare di necessità virtù. Antonio ha utilizzato non uno, ma quattro-cinque moduli diversi, mostrando a tutti cosa significa essere un grande uomo di calcio".
Dal canto suo Conte sorride, ringrazia e ribadisce che De Laurentiis "è un vincente". Anche se questo affetto è palese, anche se Lele Oriali spera ancora di poter restare, anche se lo stesso Romelu Lukaku ha urlato a gran voce di voler provare a far restare Conte a tutti i costi, pare proprio che la Juventus sia nel destino dell’allenatore leccese, che a Torino nella sua vita ha trovato la sua seconda casa. Napoli, però, non potrà che essere la terza, tanto grande è stato l’amore che ha ricevuto all’ombra del Vesuvio. Chi, dunque, a cogliere l’eredità dell’uomo che ha portato in Campania il quarto Scudetto?
La storia sembra ripetersi e, così come successo nel 2014 proprio alla Juventus, anche questa volta per un Conte che lascia c’è un Massimiliano Allegri che potrebbe arrivare. Anche all’epoca raccolse una Juve tri-scudettata e la condusse ad altri cinque titoli nazionali e due finali di Champions League, perse contro i migliori Barcellona e Real Madrid mai visti. Se il precedente, dunque, è ben augurante, i tifosi del Napoli sperano che, al contrario di quanto accaduto nel post-Spalletti, adesso possa esserci una continuità più solida che porti il Napoli se non a vincere, quantomeno a competere ad alti livelli ancora a lungo. Il primo regalo del presidente, Kevin De Bruyne, sembra navigare dritto in quella direzione.