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Jannik Sinner sbotta in spogliatoio: "Sei un montanaro, serve farsi il cu***"

giovedì 3 luglio 2025
Jannik Sinner sbotta in spogliatoio: "Sei un montanaro, serve farsi il cu***"

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Lavoro, lavoro, soltanto lavoro. Per Jannik Sinner esiste solo questo, e il suo approccio agli allenamenti è stato fornito in una rara testimonianza, pronunciate nel silenzio dello spogliatoio tra un allenamento e l’altro. Quando il coach Fausto Scolari di Elisabetta Cocciaretto gli ha chiesto come andassero le cose, Sinner non ha esitato: “Sei un montanaro come me, alla fine bisogna farsi il cu*** tutti i giorni e lavorare sodo”. Un’espressione schietta e genuina che sintetizza perfettamente la filosofia del tennista altoatesino: niente scorciatoie, solo fatica e impegno costante.

Il 23enne — vincitore martedì contro Nardi e oggi, giovedì 3, in campo contro l’australiano Vuksic — si è presentato a Londra con una concentrazione invidiabile e una serenità interiore rinforzata da recenti scelte coraggiose: la separazione dai suoi preparatori, Panichi e il fisioterapista Badio, che pure erano parte integrante della sua scalata al vertice. Nonostante la cocente sconfitta subita contro Carlos Alcaraz al Roland Garros, e l’uscita anticipata ad Halle contro Bublik, il 23enne altoatesino ha mostrato un carattere che resta “granito”, saldo nella testa ancor prima che nei muscoli,

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La consapevolezza del lavoro duro lo permea: “Siamo gente di montagna, quando si lavora, si lavora. Non esistono scorciatoie”. Non si tratta solamente di retorica: Sinner ricorda i suoi genitori, impegnati per ore nel ristorante di famiglia, ma sempre presenti per lui e suo fratello. Un modello di sacrificio quotidiano che ha fatto da culla alla sua crescita come atleta e persona. Dal match in spogliatoio emerge la forza mentale del campione: comprendere che la vittoria non arriva per caso, ma è frutto di una disciplina quasi ossessiva. È un momento di profonda verità, in cui Sinner si spoglia dalle incrostazioni mediatiche per mostrarsi autentico: un ragazzo con la determinazione di chi conosce il prezzo del successo.

Il messaggio, secco e preciso, vale tanto quanto una lezione sulle righe verdi: la passione per il tennis si costruisce con il sudore di ogni giorno. Wimbledon 2025 non è solo un campo, ma il palcoscenico in cui quella filosofia "montanara" trova la sua espressione più pura.

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