Us Open, sarà Sinner contro Alcaraz: "Di quello non parliamo"

sabato 6 settembre 2025
Us Open, sarà Sinner contro Alcaraz: "Di quello non parliamo"

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Neanche il tempo di battere Felix Auger Aliassime in 4 combattuti set e guadagnarsi la seconda finale consecutiva agli Us Open (la quinta di fila in uno Slam) e Jannik Sinner è costretto già a pensare a Carlos Alcaraz. Domenica sera all'Arthur Ashe Stadium non ci sarà in ballo solo Flushing Meadows 2025, ma il numero uno nella classifica mondiale.Quella con lo spagnolo è già "una rivalità incredibile": parola del 24enne di San Candido. 

Alcaraz è un "avversario molto, molto difficile da affrontare domenica e questo è il nostro obiettivo. Non parliamo di ranking o di un altro titolo. Sono contento di essere qui, di giocare un'altra finale Slam. Sta giocando un tennis incredibile e non vedo l'ora di scendere in campo", ha spiegato l'azzurro al termine della sua semifinale. "Oggi Felix ha giocato davvero bene, solido di rovescio, ha servito bene e ha fatto vedere un livello altissimo. Quanto a me, credo di aver giocato un'ottima partita: abbiamo sbagliato poco, ho cercato di rispondere a più palle possibili e ho avuto anche altre chance nel quarto set per chiudere prima. Il bello dello sport sono proprio gli alti e bassi".

Jannik ha dovuto superare anche delle difficoltà fisiche: "Ho sentito una piccola fitta allo stomaco dopo un servizio sul 4-3 nel secondo set - racconta -. Dopo il trattamento mi sono sentito molto meglio; a un certo punto non sentivo più nulla e sono tornato a servire alla velocità normale, quindi tutto bene, nulla di cui preoccuparsi". Per lui sarà la  seconda finale consecutiva a New York, sesta a livello Slam, la quinta consecutiva, quarta su quattro in questa stagione. Il tutto 'condito' da 27 vittorie consecutive sul cemento a livello Major: "Sono statistiche incredibili. Non avrei mai pensato di riuscire a farlo quando sono diventato professionista, e ora mi ritrovo qui: è fantastico" dice orgoglioso.

Quindisi torna ad Alcaraz, che ha superato 3-0 Nole Djokovic nell'altra semifinale, soffrendo davvero solo nel secondo parziale. "Credo che, per come è arrivato in finale, stia giocando un tennis incredibile. Ha migliorato molto il servizio; ora serve con più velocità e con una percentuale sempre molto alta. È molto più solido, prima magari aveva più alti e bassi, adesso è molto costante. Lo si vede anche dai risultati: arriva sempre in fondo ai tornei. Anche io sento di essere migliorato tanto: il servizio è più efficace, il gioco a rete, il movimento e la condizione fisica sono migliori. Quando abbiamo giocato qui la prima volta eravamo giovani e si tirava senza pensarci troppo. Oggi bisogna ragionare e fare aggiustamenti".

Domenica per la finale è atteso in tribuna anche Donald Trump: "Questo torneo vede sempre la presenza di tante persone importanti e noi giocatori lo sentiamo. Si tira fuori una parte di orgoglio in più, perché significa che il tennis è importante".