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Carlo Sassi, morto l'inventore della moviola: addio a un pezzo di storia

di Claudio Brigliadoridomenica 28 settembre 2025
Carlo Sassi, morto l'inventore della moviola: addio a un pezzo di storia

(Rai, La domenica sportiva)

2' di lettura

Una domenica funesta, per il giornalismo sportivo italiano. Ci hanno lasciati Carlo Sassi, considerato l’inventore della moviola televisiva, e Furio Focolari, giornalista e opinionista  romano noto per il suo legame con la Lazio e per le tante apparizioni a La Signora in Giallorosso e a Radio Radio. Una coincidenza che rende questa domenica particolarmente triste per chi ama lo sport raccontato dai media.

Carlo Sassi, nato a Milano il 1° ottobre 1929, entrò in Rai nel 1960, diventando presto una delle colonne della redazione sportiva. Il 22 ottobre 1967, durante un derby di Milano deciso da un discusso gol di Gianni Rivera, introdusse per la prima volta la “moviola” alla Domenica Sportiva. Un’innovazione semplice ma rivoluzionaria: rivedere le azioni al rallentatore per capire ciò che l’occhio nudo aveva perso. In quel momento, ben prima del Var e della goal-line technology, nacque uno strumento che avrebbe cambiato il modo di guardare e discutere il calcio.

Per anni, insieme al tecnico Heron Vitaletti, Sassi è stato il punto di riferimento delle serate sportive degli italiani. Ogni episodio controverso finiva inevitabilmente sotto la lente della moviola, al punto che allenatori, dirigenti e tifosi attendevano con ansia “il verdetto” della domenica sera.

Dopo il 1991 lasciò la gestione della moviola, ma dal 1993 tornò protagonista affiancando Fabio Fazio e Marino Bartoletti a Quelli che il calcio, prima su Rai 3 e poi su Rai 2, fino al 2001. Sempre con lo stesso stile sobrio e pacato, Sassi ha accompagnato il pubblico attraverso decenni di evoluzione dell’informazione sportiva, senza mai cedere ai toni sopra le righe.

La sua figura resta un simbolo di un giornalismo che univa innovazione, rigore e misura. E proprio oggi, in una singolare e malinconica coincidenza, il mondo dello sport piange anche Furio Focolari, voce inconfondibile del tifo e del dibattito calcistico romano. Due uomini diversi, accomunati dallo stesso destino e dal ricordo che il loro lavoro continuerà a lasciare.