A pochi giorni dall'inizio della nuova stagione Nba, la lega più seguita del pianeta viene travolta da un terremoto. Un’inchiesta federale sul gioco d’azzardo scuote il mondo del basket professionistico Usa e mette sotto i riflettori due nomi di peso: Chauncey Billups, allenatore dei Portland Trail Blazers, e Terry Rozier, guardia dei Miami Heat, che sono stati arrestati.
Ma la rete, gestita dalla mafia, è ben più estesa. "L'Fbi ha arrestato oltre 30 persone", ha annunciato il direttore dell'Fbi, Kash Patel. L'elenco, come detto, comprende Terry Rozier, guardia dei Miami Heat, e Chauncey Billups, coach dei Portland Trail Blazers. "Parliamo di un'indagine di diversi anni su una frode da decine di milioni di dollari". Nel dettaglio, si è appreso, sono state prese misure nei confronti di 37 persone. I portavoce dell'Fbi spiageno che sono coinvolte anche famiglie della mafia italo-americana di New York: 13 degli arrestati sono membri o associati alle famiglie Bonanno, Genovese e Gambino.
Secondo quanto riferito da NBC News, l’indagine è condotta da autorità federali statunitensi e riguarda presunte scommesse illegali legate a partite disputate negli ultimi anni. L’inchiesta sarebbe nata dopo alcune segnalazioni di movimenti sospetti su determinate giocate statistiche - in particolare, quelle relative a Rozier - durante la gara tra Charlotte Hornets e New Orleans Pelicans del 23 marzo 2023, quando il giocatore militava ancora nella franchigia del North Carolina.
Fonti investigative riferiscono di un picco improvviso di puntate sull'under, cioè su prestazioni individuali inferiori alla media, riguardanti punti, rimbalzi e assist del giocatore. Nel giro di un’ora, un solo scommettitore professionista avrebbe effettuato trenta giocate per un totale di 13.759 dollari, costringendo i bookmaker a sospendere le puntate. Il sospetto è che qualcuno fosse a conoscenza di un possibile stop anticipato di Rozier, che infatti lasciò il campo dopo appena dieci minuti, ufficialmente per un fastidio al piede.
Già nel 2023, il legale del giocatore, Jim Trusty, aveva chiarito che Rozier aveva collaborato pienamente con Nba e Fbi, partecipando a diversi incontri informativi. All’epoca non erano emerse violazioni e la lega aveva archiviato la vicenda. Tuttavia, nuovi elementi sarebbero riemersi nelle ultime settimane, spingendo le autorità a riaprire il dossier.
I dettagli dell’indagine verranno resi noti nel corso della conferenza stampa convocata per oggi, giovedì 23 ottobre, dal procuratore del Distretto Orientale di New York insieme al direttore dell’Fbi, Kash Patel. L’attesa, negli States, è altissima: la sensazione è che questa volta lo scandalo possa avere ripercussioni ben più ampie rispetto a un singolo episodio.