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La pinna dello squalo Nibali punta le strade spagnole

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Sabato al via una Vuelta più italiana del solito. Il siciliano punta al podio. In prospettiva mondiale, occhio a Pozzato

Roberto Amaglio
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Parte sabato da Siviglia la caccia alla chaqueta roja. Tra due giorni, infatti, scatterà dalla cittadina andalusa la 66° edizione della Vuelta a Espana, la terza grande corsa a tappe del calendario ciclistico mondiale. Una manifestazione che raramente è interessata agli italiani, soprattutto per il fatto che sono stati pochi i corridori nostrani a trovare il successo nella penisola iberica (Conterno nel '56, Gimondi nel ‘68, Battaglin nell'81 e Giovannetti nel ‘90). Tuttavia quest'anno è proprio il caso di rivolgere un occhio verso la Spagna: per noi italiani, infatti, saranno due i motivi d'interesse della corsa a tappe spagnola. Nibali a caccia di gloria – Per la prima volta dopo tanti anni, infatti, ci sarà un corridore italiano che curerà la classifica. Vincenzo Nibali, dopo aver saltato il Tour, punta forte sulla manifestazione spagnola per dare seguito al suo percorso di crescita già evidenziato al Giro d'Italia (3° in classifica generale). Il corridore siciliano sarà uno dei due capitani della Liquigas (l'altro è Kreuziger) e, per quanto non abbia studiato in prima persona il percorso della corsa, ha tutte le carte in regola per fare bene. Sulla sua strada, oltre alla numerosa schiera di corridori spagnoli (primi fra tutti Samuel Sanchez, Carlo Sastre, David Arroyo e Luis Leon Sanchez), lo Squalo dello stretto se la dovrà vedere anche con il russo Denis Menchov (che la Vuelta l'ha già vinta due volte) e i fratelli Schleck, intenzionati a riprendersi in Spagna ciò che gli è sfuggito al Tour. Non ci sarà invece Alberto Contador. Test per il Mondiale – L'altro motivo d'interesse, come ogni anno, sarà quello di verificare lo stato di forma di quei corridori che il ct Paolo Bettini dovrebbe portarsi ai mondiali di Melbourne del 3 ottobre. In quest'ottica, occhio a Filippo Pozzato, l'ex campione italiano della Katusha. Nella lista dei papabili anche il velocista della Liquigas Daniele Bennati, il quale però deve far dimenticare una prima parte di stagione incerta. A tal proposito occhio anche a Marzio Bruseghin e Matteo Tosatto, due grandi lavoratori della nazionale azzurra, oltre ad alcuni corridori che, nel caso facessero bene in Spagna, non è escluso potrebbero vestire l'azzurro: pensiamo soprattutto a Ivan Santaromita della Liquigas, a Enrico Gasparotto dell'Astana o a Rinaldo Nocentini della Ag2R. Torna Petacchi – Dopo il suo coinvolgimento nell'inchiesta padovana sul doping, anche Ale-Jet Petacchi sarà al via della Vuelta, completando così la partecipazione ai tre grandi Giri. Lo spezzino della Lampre, vincitore della maglia verde all'ultimo Tour, potrà così dare vita a nuovi duelli con Mark Cavendish, pure lui al via, e con Oscarito Freire, uno dei favoriti per la prossima rassegna iridata. Gli altri italiani – In tutto la pattuglia italiana alla Vuelta sarà forte di 20 unità. Oltre ai nomi già menzionati, nella Lampre si vedranno al via anche Marco Marzano, Manuele Mori, Daniele Pietropolli e Daniele Righi. Per la Liquigas, invece, al via anche Jacopo Guarnieri e Mauro Finetto. Folta la rappresentanza azzurra anche alla Quick Step, con Dario Cataldo e Davide Malacarne. Con Pozzato alla Katusha ci sarà anche Giampaolo Caruso, mentre anche Giampaolo Cheula (Footon Servetto), dopo l'esclusione dell'ultima ora al Tour, prenderà parte al suo grande giro a tappe. Detto dei protagonisti, domani approfondiremo alcuni aspetti del nervoso tracciato disegnato dagli organizzatori spagnoli.

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