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Gascoigne è sparito

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Il figlio: vorrei se ne andasse

Dario Mazzocchi
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Paul Gascoigne è scomparso. Si scrive così un'altra pagina della vita del giocatore inglese, attraversata da calci ad un pallone e quantità di alcol finiti nello stomaco. Così tanti che da tempo è in bilico tra la vita e la morte. Ed ora arriva la notizia che mentre i famigliari lo aspettavano per Natale, lui non si è fatto vivo, sparendo nel nulla e senza dare notizie di sé. Il 41enne ex centrocampista della Lazio ha lasciato la clinica di riabilitazione dove è stato ricoverato per trascorrere tre giorni i suoi. Atteso per il giorno di Natale a casa della mamma Carol, non si è presentato. “Nessuno sa dove via, lo stavamo aspettando da sua madre e non si è fatto vivo”, ha raccontato una fonte anonima all'interno della famiglia. “I suoi nipotini non vedevano l'ora di abbracciarlo e ci sono rimasti male, siamo tutti preoccupati”. Alcol, depressione e solitudine. Ma anche l'abbandono da parte del figlio che, forse, non riesce più a sopportare un padre così. Regan ha 12 anni e in un documentario dal titolo “Saving Gazza”, che andrà in onda l'anno prossimo, parla per la prima volta di fronte alle telecamere del padre. Un appello: “Se potessi esprimere un desiderio, vorrei che andasse via lontano da tutti noi”. Perché se è vero che “lui è Gazza”, il fatto che sia stato un grande giocatore “non significa che sia un ottimo padre e una bella persona con cui stare”. Regan ha dovuto attraversare anche il divorzio tra Paul e la moglie Sheryl. La scorsa estate l'ex giocatore di Lazio, Everton, Tottenham e Rangers si era riavvicinato alla sua famiglia nella speranza di uscire definitivamente dal tunnel. Inutilmente perché dopo nemmeno due settimane è arrivata un'altra rottura. Sheryl, Regan e gli altri due figli avuti da Gazza da un altro matrimonio, la 22enne Bianca e il 19enne Mason, lo hanno rintracciato in un hotel in Portogallo ed è lì che gli hanno dato il loro ultimatum, venendo insultati in tutta risposta. Regan non ha paura e racconta tutta la sua versione dei fatti: “Morirà presto. Non penso che ci sia alcun modo di aiutarlo. E' mio padre, avrebbe dovuto aiutarmi e assistermi lui in tutti questi anni e non voglio piangere per lui. Sto male, mi dispiace vederlo in questo stato, ma non è colpa nostra, stiamo già perdendo il nostro tempo”.

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