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Rimini, somalo senza biglietto sull'autobus accoltella cinque persone: gravissimo un bimbo

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Simona Pletto
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Gli hanno chiesto di esibire il biglietto dell'autobus. E lui, un somalo esagitato, ha reagito fulmineo ed ha accoltellato le due accertatrici sotto gli occhi terrorizzati degli altri passeggeri. Poi, nella fuga, ha accoltellato altre tre persone, tra cui una donna e un bambino. È successo ieri nel tardo pomeriggio, sull'autobus della linea 11 che da Riccione stava procedendo verso Rimini. Tutto si è consumato nell'arco di pochi minuti. Le due donne controllori dell'azienda di trasporti "Start Romagna" hanno sorpreso l'uomo straniero senza il titolo di viaggio ed hanno iniziato a scrivere il verbale per la sanzione. Una normale prassi. All'improvviso il somalo ha estratto un piccolo coltello da cucina ed ha iniziato a colpire le due donne al collo e alla spalla, urlando frasi sconnesse. Il guidatore, appena si è reso conto di quello che stava accadendo, ha bloccato l'autobus alla fermata del Talassoterapico.

 

 

IN FUGA
Nel putiferio l'autista è stato costretto ad aprire le porte all'aggressore che è sceso in strada cercando di bloccare le auto in corsa. Un automobilista è riuscito a inchiodare evitando per un soffio l'esagitato che, a sua volta, ha cercato di entrare nell'abitacolo ma il proprietario del Suv ha fatto scattare il dispositivo che chiude ermeticamente l'auto e l'accoltellatore è fuggito a piedi entrando nell'area dell'ex colonia "Novarese" per poi saltare all'interno del tracciato del Trasporto rapido costiero (metromare) e scappare in direzione di Rimini. Nel frattempo è scattato l'allarme e davanti al Talassoterapico sono accorse due ambulanze con l'auto medicalizzata e le volanti della polizia. I sanitari hanno provveduto a stabilizzare le ferite, rimaste entrambi sempre coscienti, per poi trasportarle d'urgenza al "Bufalini" di Cesena dove una è in pericolo di vita. Il piccolo, 5 anni, ferito alla gola, è stato sottoposto a sutura da parte dei medici dell'ospedale Infermi di Rimini. Recisa la carotide, le sue condizioni sono molto gravi.

 

 

È scattata subito la caccia all'uomo. Il personale della Questura, invece, dopo aver raccolto le testimonianze dei presenti ha diramato i connotati dell'aggressore facendo scattare una caccia all'uomo mentre arrivavano diverse segnalazioni di un individuo che corrispondeva alla descrizione dell'accoltellatore che era salito su un mezzo del Metromare dove aveva minacciato una donna. Il Trc è stato quindi bloccato ma il fuggitivo è riuscito nuovamente a scappare correndo lungo i binari della ferrovia e, alla fine, è stato rintracciato dalle pattuglie della polizia nei pressi di viale Pascoli, nel cuore di Rimini.

STATUS DI RIFUGIATO
Bloccato e portato in Questura, è risultato essere un cittadino somalo di 26 anni. L'uomo si trova in stato di fermo disposto dal pm Davide Ercolani del Tribunale di Rimini. Deve rispondere del reato di tentato omicidio. Nel frattempo gli inquirenti hanno acquisito i filmati delle telecamere a circuito chiuso presenti all'interno dei mezzi pubblici per cercare di ricostruire nei dettagli l'aggressione di cui ancora non sono chiari i motivi. Sembra che il giovane sia andato in escandescenza al momento della richiesta del titolo di viaggio. Nessuna pista è esclusa per quanto riguarda il movente. Gli inquirenti stanno infatti cercando di capire i contorni nei quali è maturata tutta la vicenda e se l'uomo soffrisse o meno di disturbi psichici. Da qualificate fonti investigative si apprende che l'uomo non ha precedenti specifici. Il somalo, secondo quanto ricostruito finora, era ospitato in una struttura della Croce Rossa. Sempre secondo quanto si apprende, il somalo era arrivato da alcuni anni in Europa ed era stato in altri Paesi prima di arrivare in Italia. Qualche mese fa aveva presentato domanda per lo status di rifugiato. 

 

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