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Immigrazione, "è stato d'emergenza". Cosa cambia: il nome del nuovo commissario

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L'immigrazione diventa "stato d'emergenza". E' quanto fanno sapere fonti di governo, al termine del Consiglio dei ministri, sottolineando come il nuovo status implicherà il coinvolgimento di Protezione civile e Croce rossa e consentirà allo stesso tempo di aumentare e rafforzare le strutture finalizzate al rimpatrio dei non aventi diritto alla permanenza in Italia (CPR), potenziando le attività di identificazione. Il numero degli sbarchi - continuano le stesse fonti - è largamente superiore rispetto al passato e il governo risponde prontamente dichiarando su tutto il territorio nazionale per un periodo di 6 mesi lo stato di emergenza. Per l'attivazione e l'avvio delle prime misure urgenti sono stati stanziati 5 milioni di euro previsti dal Fondo per le emergenze nazionali.

A quanto apprende l'agenzia Adnkronos, dovrebbe essere l'attuale capo del dipartimento per le Libertà civili e l'Immigrazione del Viminale, prefetto Valerio Valenti, il nome più accreditato per il ruolo di commissario straordinario per l'emergenza migranti. La nomina dovrebbe arrivare a stretto giro dopo la decisione del CdM. Prosegue intanto  il lavoro per arrivare a una comune strategia europea sull'immigrazione.

Soddisfatto il governatore della Calabria Roberto Occhiuto: "Giudico positivamente la dichiarazione da parte del Consiglio dei ministri dello stato d'emergenza sulle migrazioni. È giusto che il Ministero dell'Interno e le istituzioni possano avere poteri speciali per affrontare e gestire un fenomeno complesso, destinato a non esaurirsi nel breve periodo e che sta mettendo a dura prova alcune Regioni del Sud, come la Calabria. Dopo la tragedia di Steccato di Cutro, ho avuto modo di confrontarmi con i ministri competenti - a partire dal ministro Matteo Piantedosi - in merito alle difficoltà oggettive che riscontrano i Comuni calabresi meta di migliaia di arrivi irregolari".  Penso - sottolinea ancora Occhiuto - al caso più eclatante, quello di Roccella Jonica, Comune in prima linea nell'accoglienza di flussi migratori di enormi dimensioni. Lo stato di emergenza consentirà a tutte le strutture dello Stato di velocizzare l'iter di alcune procedure necessarie per avere a disposizione gli strumenti indispensabili a garantire sempre e in modo strutturale la prima accoglienza per i migranti che arrivano nel nostro Paese, e dunque nella nostra Regione. Bene ha fatto il governo Meloni a mettere in campo una misura indispensabile per incidere in processi spesso non gestibili con l'amministrazione ordinaria". 

Critico invece il Pd: "Quando non ha idea di cosa fare, questo governo usa la propaganda - polemizza su Twitter Chiara Gribaudo, vicepresidente del Pd e fedelissima della segretaria Elly Schlein -. Non sanno gestire e regolarizzare l'immigrazione. Intanto gli imprenditori italiani avrebbero bisogno di 500 mila lavoratori. Cambiamo il vocabolario: basta parlare di emergenza, chiamiamola opportunità".

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