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Immigrazione, l'uomo che ribalta la Germania: "Ong? Sto con l'Italia"

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L’immigrazione divide anche la Germania. Mentre l'Italia sta fronteggiando da sola l'emergenza, il governo tedesco ha ben pensato di percorre una strada a doppio binario: da una parte lo stop all’accoglienza dei rifugiati che richiedono asilo, almeno fino a quando l’Italia non tornerà ad applicare il regolamento di Dublino sui migranti. Dall’altro un sostegno finanziario alle ong coinvolte nel salvataggio delle persone che dal Nord Africa puntano a raggiungere l’Europa via mare. E proprio su quest'ultima scelta si sta creando il caos. L'eurodeputato della Csu, Unione Cristiano-Sociale in Baviera, Markus Ferber confessa di provare "una certa simpatia per l'irritazione espressa dal governo italiano" dopo la decisione dell'esecutivo tedesco, su mandato del Bundestag, di finanziare alcune Ong attive nelle operazioni di ricerca e soccorso di migranti nel Mediterraneo Centrale. "È innegabile - afferma all'Adnkronos l'europarlamentare - che l'azione di alcune Ong nel Mediterraneo costituisce un pull factor e mette a dura prova l'Italia".

Per Ferber, il cui partito in Germania è all'opposizione del governo formato da Spd, Verdi e Liberali, "quello che manca in Europa è un approccio coordinato alle migrazioni e alla gestione delle migrazioni. Un modo per risolvere questo problema sarebbe quello di compiere progressi su tutte le parti del pacchetto sull'asilo in seno al Consiglio. Il governo tedesco farebbe bene a concentrare le proprie energie su questi negoziati, invece di alienarsi gli alleati europei con un'azione unilaterale".

E pensare che nelle stesse ore il ministro degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, ha riferito che un eventuale blocco navale proposto da Giorgia Meloni può costituire una "linea rossa" per la Germania. Anche qui però non mancano le contraddizioni. Successivamente ha specificato che "dobbiamo fare tutto il possibile per garantire che un minor numero di imbarcazioni parta e che si concludano accordi di migrazione con i Paesi al largo dell'Europa". Insomma, ora anche la Germania sembra prendere consapevolezza assieme alla Francia dell'emergenza, creando non pochi contrasti all'interno dei rispettivi governi.

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