Tensione al Cpr di Ponte Galeria a Roma, già di recente balzato all’onore delle cronache per una rivolta dopo la morte di un migrante.
Nel pomeriggio alcuni degli immigrati ospitati nella struttura hanno dato fuoco a diversi materassi, mentre all’esterno era in corso un presidio di solidarietà organizzato da alcuni attivisti del movimento anarchico Huria (Human Rights Agenda) a favore dei migranti che si trovano nella struttura. Durante il sit-in, composto da una cinquantina di persone, è stata fatta esplodere anche una bomba carta che ha provocato l’incendio delle sterpaglie in una strada limitrofa alla struttura.
Sul posto è intervenuta la polizia e sono giunti anche i vigili del fuoco, che hanno rapidamente domato le fiamme. La situazione è tornata rapidamente alla normalità.
Un mese fa al Cpr di Ponte Galeria si erano verificate violentissime proteste dopo la morte di un 22enne originario della Guinea, Ousmane Sylla, che si era tolto la vita. Prima di uccidersi aveva lasciato un messaggio che ne manifestava le intenzioni, non compreso tuttavia né dagli altri immigrati né da chi si occupa la struttura: «Riportate il mio corpo in Africa, mi manca il mio Paese, mi manca tantissimo mia madre. Non ne posso più». Seguirono dei disordini in cui rimasero feriti dei militari e furono arrestati una decina di migranti.