Permesso di soggiorno a punti. L’immigrazione è uno dei temi di questo secolo. Decreti flussi, manifestazioni e polemiche politiche provano a tracciare quello che vogliamo essere. Dalla grande sostituzione fino alla remigrazione il dibattito è aperto. In questi termini il vicepresidente del Consiglio, ieri mattina ai microfoni di Mattino Cinque News su Canale 5, Matteo Salvini è entrato a gamba tesa sulla questione.
«Come Lega e governo stiamo lavorando», ha detto, «per il permesso di soggiorno a punti come la patente di guida così se commetti reati o infrazioni ti tolgo i punti e alla fine viene rispedito nel tuo Paese». Il leader leghista non si è fermato aggiungendo di volere «che gli immigrati che commettono reati non scontino la pena qui, ma nel loro luogo di origine così che non dobbiamo mantenerli con le nostre tasse in carcere». Una battuta anche sul Ponte sullo Stretto: «Conto per i primi di novembre che ci sia l’ok definitivo e l’apertura dei lavori».
Le prime avvisaglie sulla questione arrivano dal lontano 2010. Nel febbraio di 15 anni fa veniva chiesto, in tempo due anni, agli stranieri arrivati in Italia di imparare la lingua italiana, conoscere la Costituzione, far studiare i figli nelle scuole italiane e di essere in regola con il fisco. Un iter di 24 mesi per ottenere un punteggio di 30 punti in modo da regolarizzarsi. I promotori all’epoca? L’allora ministro dell’interno, il leghista Roberto Maroni, e quello del welfare, il forzista Maurizio Sacconi. Un provvedimento che fece stracciare le vesti ai progressisti a partire da Livia Turco. «Il permesso di soggiorno a punti», disse l’ex ministro della salute, «sarà una forca caudina che ostacolerà l’integrazione e favorirà l’irregolarità». Un grande classico, rimasto invariato, della sinistra. Nel 2011 fu pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il relativo regolamento atto a disciplinare il sopracitato accordo di integrazione tra lo Stato e lo stranieri. Crediti in base alla conoscenza dell’italiano.
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In Italia "accanto alla nostra caratteristica fondamentale, che è quella di essere ancora fortemente attacca...Accordo biennale con 16 punti assegnati per un livello di conoscenza della lingua A1 da portare a quello A2. Il livello di sopravvivenza per potersi relazionare correntemente da Bolzano a Palermo. «In alcuni casi - come, ad esempio, l’aver commesso reato o gravi violazioni della legge - i crediti potranno anche esser decurtati e/o persi.
Se il numero di crediti finali sarà pari o superiore alla soglia di adempimento, fissata in trenta crediti, è decretata l’estinzione dell’accordo per adempimento con rilascio del relativo attestato», come riportato sul sito del ministero dell’interno per l’entrata in vigore, a partire dal 10 marzo 2012, del “Regolamento concernente la disciplina dell’accordo di integrazione tra lo straniero e lo Stato”. Tra realtà, manovre rimaste sulla carte e attività portate a compimento, quindi, torna di gran carriera nell’agenda politica il permesso di soggiorno a punti. Un tema caldo anche nelle parole di Roberto Vannacci e di Silvia Sardone.
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Qualche cifra sull'immigrazione. E qualche considerazione, senza troppi giri di parole, come è nel suo stile....Qualche giorno fa a Pontida i due hanno ribadito le loro intenzioni sulla questione. «Bisogna avere il coraggio di usare parole come remigrazione per i delinquenti stranieri che vediamo nelle strade», ha detto l’europarlamentare Sardone ottenendo il favore della platea. Un tema entrato nel dibattito politico e che ha visto, la scorsa notte, apparire in tutta Italia decine di striscioni firmati dal sodalizio Remigrazione e riconquista.
La Lega, oltre all’intervento di Salvini, ha visto anche la diffusione di un vademecum, a cura dell’europarlamentare Anna Maria Cisint- presentato con il senatore Marco Dreosto- «per gli amministratori locali sul contrasto alle moschee irregolari, che tramite i canali del partito verrà diffuso in tutta Italia a partire dal Triveneto e le proposte normative consegnate al Ministro Piantedosi in materia di moschee irregolari e sovvenzioni». Un cavallo di battaglia tornato in pista a tutta velocità.