Roma, (askanews) - Si aggrava ancora il bilancio del sisma seguito da tsunami che ha colpito oltre dieci giorni fa l'isola di Sulawesi, in Indonesia. I morti sono saliti a quasi duemila, 1.944 ha dichiarato un portavoce militare, e i dispersi sono ancora migliaia, almeno cinquemila persone. Quasi 200 corpi sono stati recuperati nelle ultime ore a Palu, una delle città con più vittime. Le speranze di trovare qualcuno ancora vivo sono quasi svanite e la ricerca di sopravvissuti tra le macerie si è trasformata nella conta dei morti. La protezione civile ha detto che la ricerca dei dispersi proseguirà fino all'11 ottobre, dopo quella data chi manca all'appello verrà conteggiato tra i morti. Si moltiplicano gli sforzi internazionali per assistere 200mila persone considerate in stato di estrema necessità. Cibo e acqua pulita scarseggiano e molti per sopravvivere dipendono interamente dagli aiuti. Gli elicotteri hanno lanciato scorte di forniture a più comunità isolate al di fuori di Palu, dove la portata dei danni non è ancora stata quantificata.
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