Roma (askanews) - Il suo ultimo spettacolo, "Liberi tutti", scritto con Natascia Di Vito, doveva andare in scena a Roma al teatro dell'Orologio, che è stato chiuso per motivi di sicurezza, ma per Elda Alvigini si sono aperte magicamente le porte del Piccolo Eliseo. "Noi siamo onorate. Che da quella chiusura dell'Orologio siamo qui è veramente un sogno, anche perché è successo come nei film: a me è squillato il telefono 'Pronto sono Luca', 'Luca chi?', 'Luca Barbareschi. Ci vieni tre settimane al Piccolo Eliseo?', 'Come scusa', 'Ho detto: Ci vieni tre settimane al Piccolo Eliseo?', 'Sì, certo che ci vengo'.. E non ho capito niente... "Penso che mi abbiano portato dall'età di 5 anni a teatro a vedere Shakespeare, Pirandello o invece nelle cantine off Carmelo Bene. L'Eliseo, diciamo dall'adolescenza in poi, da quando sei più conscio che vuoi fare veramente, quello era una meta ambita, pensando 'vabbè, ma io non ci andrò mai'. Quando è successo la prima volta è stato incredibile e adesso sono morta di paura perché tra qualche minuto devo andare in scena...".
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Mosca, 19 mag. (askanews) - Il presidente russo Vladimir Putin, dopo una telefonata durata due ore con l'omologo stat...
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