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Eva Kaili, quando diceva: "Il Qatar guida i diritti del lavoro"

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La vicepresidente del Parlamento europeo, la greca Eva Kaili, coinvolta in un’inchiesta per corruzione della giustizia belga che avrebbe al centro il Qatar e le mazzette per sostenere la causa del paese del Golfo che ospita i Mondiali. In queste immagini del 21 novembre scorso, Kaili davanti al Parlamento europeo perorava la causa qatariota dichiarando il paese un “paladino dei diritti del lavoro” nel mondo arabo e oltre.

“Oggi i Mondiali in Qatar sono la prova di come la diplomazia dello sport possa ottenere una storica trasformazione in un paese, con riforme che ispirano il mondo arabo. Io avevo detto che il Qatar è un paladino dei diritti del lavoro, con l’abolizione della Kafala (permesso del datore di lavoro per lasciare il Golfo), l’introduzione del salario minimo, nonostante anche compagnie europee non applichino queste leggi” diceva Kaili.

“Si sono impegnati a una visione per scelta e si sono aperti al mondo. Eppure alcuni qui chiedono che siano discriminati, li bullizzano e accusano di corruzione chiunque parli con loro. Però comprano il loro gas e hanno compagnie che in Qatar fanno miliardi”. “Non abbiamo il diritto morale di fare lezioni per andare a caccia dell’attenzione dei media e non imponiamo i nostri modelli, li rispettiamo”

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