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Padre Abou- Kahzen parla da Aleppo: "I prigionieri dell'Isis lasciati a terra 65 giorni"

Il vicario aggiunto della Diocesi di Aleppo, il siriano Geoges Abou-Khazen ha rilasciato un'intervista a Antonio Iovane di Radio Capital. Ha raccontato come sta vivendo Aleppo questi giorni a distanza ravvicinata con i militanti dell'Isis. Ad Aleppo, infatti, le bombe le sentono tutti i giorni, hanno poca luce eletrrica, un'ora appena al giorno, non hanno l'acqua e il gas per colpa dell'embargo. Sono anche in grave pericolo perché si trovano a venti chilomentri di distanza dagli jihadisti, e a loro arrivano storie agghiaccianti. Testimonianze - Chi è riuscito a scappare, musulmani come cristiani, ha paura anche anche solo a raccontare i fatti. Un esempio che rende l'idea della gravità della situazione è che se qualcuno viene visto fumare una sigaretta gli viene tagliata una mano, e se continua viene ucciso. Abou-Khazen ha anche potuto parlare con i 19 cristiani assiri liberati dall'Isis che hanno raccontato di essere stati lasciati a terra legati per sessantacinque giorni, con una mano libera per mangiare, senza poter andare in bagno o cambiarsi.   

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