Cerca
Logo
Cerca
+

La Telefonata, Maurizio Belpietro chiama Matteo Salvini: "L'8 novembre portiamo in piazza 300mila persone"

È il segretario della Lega Matteo Salvini l'ospite della Telefonata di Maurizio Belpietro su Canale 5 del 1 ottobre. Ad aprire l'intervista è il tema della riforma del Senato che vede la Lega contraria. Eppure, chiede il direttore di Libero, questa riforma dovrebbe piacere alla Lega, visto che assomiglia tanto alla riforma del secondo governo Berlusconi proposta proprio dai leghisti: "Noi però volevamo dare un ruolo al Senato - ha chiarito Salvini - dando rappresentanza alle Regioni. La riforma di Renzi invece riporta tutti i poteri a Roma". Salvini considera ormai persa la battaglia a Palazzo Madama, nonostante l'offensiva di Calderoli con i milioni di emendamenti. I metodi di Renzi sono la causa principale: "Questo alza il telefono e minaccia chiunque, il presidente del Senato, il Presidente della Repubblica... Se avesse fatto Berlusconi la metà di quel che sta facendo Renzi nei confronti dei giornalisti, dei magistrati, degli insegnanti e del mondo che se non la pensa come lui è bestia...". L'appuntamento - L'8 novembre Salvini ha intenzione di riunire a Bologna tutte le forze di centrodestra: "L'Italia ha enormi energie inespresse - ha chiarito Salvini - e l'8 novembre andremo proprio a casa del potere rosso". Salvini è scettico sui numeri della ripresa descritta dal governo: "Io tifo perché l'Italia corra e mi imbestialisco quando il Parlamento si incaglia sulla riforma del Senato o i matrimoni gay". Quel giorno Salvini vuol organizzare una grande manifestazione di piazza: "Il 6 e 7 novembre faremo iniziative fuori dai simboli dello Stato ladro". Belpietro prova stuzzicare Salvini: "L'appuntamento dell'8 novembre lo chiamano il 'bretellino di Salvini', è vero?", il leghista non ci sta: "A quello di Berlusconi c'erano 200 persone in piazza San Babila, noi ci aspettiamo 300mila persone". L'asse - Su un eventuale accordo tra Salvini e Berlusconi però non ci sarebbe ancora nessun passo certo: "Non ci siamo ancora visti" ha detto il leghista. Belpietro ricorda che nei prossimi giorni il Cav proporrà un nome per il sindaco di Milano: "Io lo spero. Io oggi non ho nomi, ci sono due o tre persone di livello che possono fare meglio di Pisapia, anche se non ci vuole uno scienziato. È necessario però l'accordo di tutta la squadra"

Dai blog