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Brunetta a Belpietro: "Provo dolore per il Cav. E' il più grande statista"

"Provo dolore per Berlusconi. E' il più grande statista italiano del dopoguerra". Renato Brunetta, capogruppo alla Camera di Forza Italia, ospite di Maurizio Belpietro a "La Telefonata" in onda questa mattina, 10 aprile 2014, su Canale 5, commenta così l'attesa per la decisione dei giudici del Tribunale di sorveglianza sul come il Cav dovrà scontare la condanna per frode fiscale. L'azzurro non crede che i domiciliari o i servizi sociali il partito rimarrà senza leader: " Berlusconi dà il meglio di sé nelle situazioni difficili". "Ho fatto - aggiunge Brunetta - il calcolo, quasi 200 milioni di schede votate con il suo nome dalla sua discesa in campo nel 1994: 200 milioni di italiani hanno barrato una scheda - nelle varie elezioni, europee, politiche, nazionali, Camera e Senato - che conteneva il nome di Berlusconi, 200 milioni di schede in 20 anni. Ma sono convinto che Berlusconi, come ha sempre fatto nella sua vita, farà di un male un bene, anche da questa decisione assurda e da questa sentenza assurda. Berlusconi è un simbolo, e i simboli non si impediscono, non si imbavagliano, non si bloccano. I simboli - pensi ad Aung San Suu Kyi, era bloccata a casa sua ed è diventata un simbolo mondiale - quando si tenta di zittirli e bloccarli, diventano ancora più forti. Io ho detto tremate, tremate antiberlusconiani, perchè più gli si fa violenza e più il fatto simbolico, il valore simbolico diventa forte e diventa politica con la 'P' maiuscola", conclude Brunetta. Brunetta poi parla anche del governo e del Def. "Il testo ancora non c'è", spiega a Belpietro, "almeno fino a ieri sera non c'era, neanche questa mattina c'è, finora siamo solo alle dichiarazioni in conferenza stampa di Renzi e di Padoan, dichiarazioni in verità un po' generiche, un po' confuse, molto propagandistiche, d'altra parte siamo in campagna elettorale”.  Ma le coperture ci sono?, ha chiesto Belpietro. “Per quello che ci hanno detto, no", dice Brunetta. "Nel senso che attualmente le uniche coperture sono due e una tantum per circa un miliardo e mezzo, due miliardi, quelle sulle banche e quelle sull'Iva dei pagamenti della pubblica amministrazione". "Quelle sulle banche incerte, anche una tantum incerta perchè l'Europa è contraria, e le banche sono anch'esse contrarie a dare di più, e ovviamente se aumenta la tassazione sulle banche, le banche faranno poi pagare di più ai clienti. Gli altri 4 miliardi e mezzo di tagli dalla spending review non si conoscono e quindi bisogna vedere dove si va a tagliare, perchè se si va a tagliare su deduzioni e detrazioni, peggio mi sento”, conclude Brunetta.

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