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Mafia Capitale, poteri speciali al prefetto Pecoraro: in Campidoglio arrivano i commissari

Una Commissione d'indagine nominata dal prefetto e composta da tre funzionari della pubblica amministrazione, supportati da un nucleo di esperti appartenenti alle forze di polizia: si svilupperanno così i poteri di accesso delegati dal ministro dell'Interno, Angelino Alfano, al prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro,dopo l'esplosione del caso 'Mafia Capitale'. La Commissione accederà agli atti del Comune «per verificarne -sottolineano fonti del Viminale- eventuali possibili forme di infiltrazione o di condizionamento, di tipo mafioso o similare, tali da compromettere il regolare svolgimento dei servizi ovvero il buon andamento e l'imparzialità dell'amministrazione comunale». La Commissione «avrà il termine di tre mesi dalla data di accesso, rinnovabili per una sola volta per ulteriori tre mesi, per rassegnare al prefetto le proprie conclusioni». In seguito, il prefetto, entro il termine di 45 giorni dal deposito della relazione, dopo avere sentito il Comitato provinciale Ordine e Sicurezza pubblica, integrato con la partecipazione del Procuratore della Repubblica, invierà al ministro dell'Interno gli esiti degli accertamenti. Da parte sua il sindaco Ignazio Marino, che questa mattina ha portato in Procura alcuni documenti, ha detto: "Auspico fortemente che l'azione del prefetto sia la più incisiva possibile in modo che se ci sono altre persone che devono andare in prigione ci vadano al più presto". 

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