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Commissario Virano: No tav, c'è chi cerca scontri

Sulla Torino-Lione “il dialogo   c'è stato, c'è e continua con una parte rilevante di sindaci e della  popolazione, da loro rappresentata, che ha portato a fare un progetto   totalmente nuovo e modifiche importanti. Quello che è rimasto, ed è   in qualche misura irriducibile, è un'opposizione che non ha per   oggetto cos'è, com'è fatta la Torino-Lione ma quello che   rappresenta, a prescindere”. A spiegarlo è Mario Virano, commissario  di governo per la ferrovia Torino-Lione, durante il programma 'La   telefonatà di Maurizio Belpietro su Canale 5.   Secondo Virano “sull'intera popolazione della Val Susa si può  ragionevolmente ritenere che c'è una parte di circa 15mila persone   che se potessero eviterebbero di dover fare i conti con cantieri ecc.   E ogni volta che c'è possibilità esprimere pacificamente questo   convincimento, lo fanno”. Poi però ci sono “300-500 persone che   cercano deliberatamente lo scontro”.   Mentre un'altra parte di popolazione, rappresentata dai sindaci   dei Comuni come Chiomonte e Susa hanno seguito l'evolversi del   progetto e “in qualche modo - conclude Virano - hanno anche   metabolizzato l'opera facendola diventare un valore aggiunto per il   proprio territorio”. Non è vero che la costruzione del tunnel per la Tav è pericoloso per i valligiani, perchè sono effettuate costanti verifiche. Qualche anno fa nella stessa montagna è stata scavata una galleria della stessa lunghezza del tunnel per le condotte sotterranee e non si è trovato alcuna traccia di sostanza pericolosa come l'uranio"

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