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Daniele Regolo, il libro-inchiesta del manager non udente

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Nel 1824, nonostante la sordità, Beethoven riuscì a comporre uno dei capolavori della musica classica: la Nona sinfonia con l’Inno alla gioia. Edison nel 1879 brevettò la lampadina, trovava la perdita dell’udito un vantaggio: l’assenza di rumori gli permetteva di concentrarsi sul suo lavoro. Erano anni di moti carbonari e di rivoluzioni industriali. E oggi, nell’era moderna, quella fatta di tecnologia e intelligenza artificiale siamo ancora lontani da quella emancipazione sociale di cui si parla tanto. Dopo centinaia di visite in altrettante aziende, per affrontare temi legati alla disabilità e alla diversity & inclusion, l’imprenditore Daniele Regolo ha deciso di scrivere un saggio sulle varie esperienze incontrate. “La formula dell’unicità. Un nuovo percorso verso l’inclusione” presentato giovedì sera a Torino, presso il Teatro Cafè Muller, davanti ad una platea di dirigenti di azienda e ceo di società, vuole porre l’attenzione su quanto ancora c’è da fare per affrontare la diversità nella realtà produttive. L’autore, manager prestato all’editoria, è affetto da sordità e per lui quello dell’essere accettati sul posto di lavoro come “pari” è argomento di strettissima attualità. «Bisogna lavorare sul processo di rimozione delle barriere che ci circondano – spiega - siano esse fisiche o culturali, quale che sia la nostra specifica condizione di esseri umani». E aggiunge: «L’evoluzione tecnologica e una crescente consapevolezza rendono possibili impieghi in ruoli fino a poco tempo fa non contemplati. L’intelligenza artificiale oggi spaventa, ma se noi siamo saldi al timone, ci aprirà nuovi spazi di vera integrazione». Il libro presentato con la formula del book tour dopo la tappa di Brescia, fatta lo scorso marzo, e di Torino, ha in calendario due appuntamenti anche nel centro Italia.

Nel video, un servizio sulla presentazione del libro di Daniele Regolo

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