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Giovani e agricoltura: lavorare nei campi è un investimento per il futuro

Robot nei campi al posto degli insetticidi, pannelli solari sospesi a quattro metri d'altezza, liquami iniettati sottoterra, lotta al dissesto idrogeologico: lavorare nei campi è il lavoro più antico del mondo, ma fare l'agricoltore oggi non significa più solo coltivare un pezzo di terra o portare al pascolo gli animali. Significa innovazione, ricerca, sviluppo per rendere più sostenibili le produzioni, anche quelle più tradizionali. Lo sanno bene le giovani imprenditrici ei giovani imprenditori che sempre più numerosi scelgono di “tornare alla terra”. Nell'ultimo quinquennio sono aumentanti del 10%, ha detto Ettore Prandini, presidente di Coldiretti. "Il nostro è il Paese che ha avuto il maggior incremento nella presenza nei campi delle nuove generazioni, rispetto agli altri stati membri dell'Unione europea". Dato interessante è che tanti ragazzi che oggi si avvicinano all'agroalimentare e in particolare ai campi non sono figli di agricoltori, lo vogliono come possibile sbocco alla loro voglia di crescere e misurarsi, non solo a livello nazionale ma mondiale.

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