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Matteo Salvini replica a Travaglio e Crimi: "Alfonso Bonafede? Nessun equivoco"

Matteo Salvini affronta il caso Alfonso Bonafede-Nino Di Matteo in una diretta Facebook. Il magistrato ha rivelato uno scandalo sulla giustizia affermando a Non è l’Arena di essere stato scelto alla guida del Dap e poi scaricato nel giro di 48 ore perché intanto il guardasigilli era stato condizionato dal parere negativo di alcuni boss mafiosi detenuti in carcere. “I sospetti sono davvero preoccupanti - ha dichiarato il leader della Lega - anche perché avanzati da un magistrato antimafia. Andremo avanti chiedendo chiarezza, non ci possono essere ombre di sospetti. Pensate se una cosa del genere fosse accaduta ad un ministro della Lega o in passato a Berlusconi: sarebbe stata la rivoluzione della sinistra, adesso invece niente", premette Salvini. "Addirittura Vito Crimi ha detto che si tratta di un equivoco - ha sottolineato Salvini - per me non lo è, non basta una chiacchiera in privato per risolvere la situazione, c’è bisogno di chiarimenti veri in Parlamento”, ha concluso. Uno schiaffone, indiretto, anche a Marco Travaglio, il quale oggi sul Fatto Quotidiano, come al solito, ha dettato la "linea difensiva" per Bonafede, quella "dell'equivoco", prontamente ripresa e rilanciata da Vito Crimi e compagnia grillina.

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