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Matteo Salvini sulla sfiducia a Bonafede: "Uno scambio di favori?", il sospetto sulla Boschi

“Non so se dietro al voto ci sia uno scambio di favori tra qualcuno”. Così Matteo Salvini prima di entrare in Senato, dove si votano le due mozioni di sfiducia ad Alfonso Bonafede. Chiaro il riferimento del segretario della Lega: ieri sera c’è stata una trattativa tra Italia Viva, nella persona di Maria Elena Boschi, e il premier Giuseppe Conte. Il sospetto è che i renziani puntino ad accrescere il proprio potere all’interno del governo in cambio della salvezza del ministro grillino.

“Noi oggi non votiamo su dubbi o questioni interne - ha sottolineato Salvini - ma su certezze: le rivolte nelle carceri ci sono state, così come i morti e le scarcerazioni di mafiosi ed ergastolani. In più le ombre sollevate dalla trasmissione di Massimo Giletti sono molto preoccupanti”. Inoltre il leader leghista ha annunciato che insieme ai suoi senatori voterà anche la mozione presentata da Emma Bonino: “Serve un ministro della giustizia che sia in grado di gestire le carceri, che assicuri che i boss non escano di galera, che ci sia la certezza della pena”. Con Bonafede non c’è nulla di personale, ma Salvini valuta i fatti delle ultime settimane e in particolare gli episodi nelle carceri: “In 47 anni non ricordo rivolte così, cosa manca di peggio?”. Di conseguenza la sfiducia è l’unica via percorribile per restituire dignità al dicastero di via Arenula 70. 

Fonte video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

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