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Scontro Azione-Italia Viva, Calenda sbotta: "Non parliamone"

Proseguono gli screzi tra Carlo Calenda e Matteo Renzi, con la formazione dell'ex presidente del Consiglio pronta a farsi un gruppo autonomo. Ma il segretario e fondatore di Azione, fermato dai cronisti vicino a Palazzo Madama a Roma, ha preferito non affrontare il discorso. "Non ne parliamo, ci sembra poco dignitoso parlare di queste cose con un'emergenza in corso", ha detto Calenda riferendosi alle alluvioni che hanno colpito in particolare il Bolognese, il Ravennate e la provincia di Forli-Cesena.

"Renzi è senz'altro un leader naturale. Giulia Pigoni l'abbiamo eletta come prima consigliera regionale dell'Emilia-Romagna. Le faccio i miei migliori auguri", ha aggiunto il senatore di Azione che poi ha affrontato il tema dell'emergenza idrogeologica. "Quello che è del tutto evidente è che non si mette mano con una struttura di commissariamento alle opere che vanno fatte, non si fa una legge su clima già presente in Francia e Germania. Noi ne abbiamo presentato una molto dettagliata due anni e mezzo fa. Noi arriviamo dopo l'emergenza perché deriva dall'incapacità di fare, dall'incapacità di non prevederla. Siamo in un'epoca in cui ci saranno sempre più condizioni di emergenza perché ci sono danni climatici irreversibili", ha concluso.

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