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The Voice Senior, triofa Annibale Giannarelli. Sconosciuto? Non proprio: cosa cantava da ragazzo, chi è suo cognato

È Annibale Giannarelli il vincitore della seconda edizione di The Voice Senior, il talenta musicale "over" di Rai1 condotto da Antonella Clerici, che venerdì ha conquistato la serata con 3.882.000 ascoltatori e il 19.5% di share (con picchi del 25%), confermandosi anche quest'anno leader incontrastato della prima serata del venerdì, con un media di 3.700.000 ascoltatori e una share del 18.90%. Il trionfatore avrà ora la possibilità di incidere un singolo tramite l'etichetta discografica Universa, privilegio per pochi soprattutto in questi tempi di magra per il mondo della musica flagellato dal Covid. 

Ma Mister Teh Voice, 73 anni di Sassalbo in provincia di Massa Carrara, il mondo della musica e dello spettacolo lo conosce bene. E ne è stato un grande e dimenticato protagonista: ha stretto il pubblico a casa (un plebiscito per lui al televoto) e i giudici in studio Loredana Bertè, Orietta Berti, Clementino e Gigi D'Alessio con l'interpretazione di Lo chiamavano Trinità, il celebre brano scritto e composto da Franco Micalizzi per l'omonimo spaghetti western di del 1970 interpretato da Terence Hill e Bud Spencer. Non tutti però sanno che quel brano, nella sua versione originale, lo aveva cantato proprio un giovanissimo Giannarelli. Annibale ha passato 60 anni della sua vita in Australia, e anche per questo è sostanzialmente sconosciuto ai più. "Sono emigrato con la famiglia che avevo 13 anni - racconta lui -, e sono tornato quattro anni fa. Per varie vicissitudini personali che preferisco rimangano riservate, dopo una tappa con mia moglie negli Stati Uniti, sono tornato in Italia. E sono contentissimo di ciò che questo ritorno ha portato con sé. Era scritto nel mio cammino spirituale che tutto questo dovesse succedere, come un puzzle in cui i pezzi vanno poco per volta al loro posto".

Tra l'altro, la musica è affare di famiglia. A trascinarlo a The Voice Senior è stato il cognato, Ivano Michetti, "cofondatore dei Cugini di Campagna, di cui è arrangiatore, chitarrista e seconda voce. Mi ha chiamato parlandomi del programma, pensavo di dover fare solo una apparizione. Quando ho capito che si trattava di prendere parte a un talent ho detto no grazie, non me la sento". Dopo le Blind Audiction, però, Annibale è piaciuto "Nel frattempo sui social ho ricevuto un messaggio che diceva che avrei avuto successo se non avessi rifiutato un favore a un amico. E così... eccomi qui". E anche Terence Hill, da gran signore, si è subito complimentato con lui. 

 

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