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Galliani, folle esultanza: a momenti sviene

Brividi, veleni e qualificazione in Champions League (con la tappa forzata dei preliminari). Il Milan ha raggiunto l'obiettivo, ma è stata una sofferenza. Una discussa sofferenza. Già, perché i tre punti contro il Siena arrivano in rimonta, negli ultimi minuti di gara. Prima Mario Balotelli su rigore (discusso, discutibile e che, appunto, farà a lungo discutere), poi Mexes con una zampata sottoporta che a tre minuti dal termine catapulta i rossoneri in Europa. Ed è quando il biondo difensore insacca che esplode l'incontenibile gioia di Adriano Galliani. Avevamo già visto l'ad rossonero esultare in modo diciamo pittoresco: gli occhi fuori dalle orbite, la mani a strattonare chiunque sia a tiro, le vene del collo che si gonfiano, la bocca spalancata, sussulti, gote paonazze, grida e scuotimenti vari. Chi non si ricorda l'esultanza a Perugia, anno di grazia 1999, quando il Milan vinse il più improbabile degli scudetti in rimonta sulla Lazio? Però l'esultanza di domenica sera, a Siena, si è conclusa in modo irrituale. Ad un certo punto Galliani si blocca, quasi paralizzato, solleva lo sguardo, fissa il campo stralunato, come se fosse sul punto di svenire e se ne fosse reso conto. Si calma, l'ad rossonero, anzi è costretto a calmarsi. A quel punto il fido Ariedo Braida lo strattona, vuole battergli il cinque, Galliani si gira, gli tira una manata per allontanarlo e, stravolto, abbandona le tribune. Pochi minuti dopo ha parlato Barbara Berlusconi, componente del Cda rossonero: "Ho perso dieci anni di vita...". Forse ha parlato per conto di Galliani...

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