Roma, 5 apr. (askanews) - Continua il 'braccio di ferro' tra la "Alan Kurdi", la nave della Sea Eye, la ong tedesca che ha salvato 64 migranti al largo della Libia, e il ministro dell'Interno, Matteo Salvini. L'imbarcazione si trova ora a 40 miglia a sud di Lampedusa, ma la ong denuncia: "Siamo preoccupati dalla durezza del comportamento dell'Italia", che rifiuta di farci approdare nel porto di Lampedusa. A bordo ci sono 64 migranti, tra questi 12 donne (una è incinta), un bambino e un neonato. Salvini ha dichiarato che la responsabilità è della Germania e, dopo un accordo, ha offerto lo sbarco solo a due donne e due bambini, senza i padri. "Non promuoveremo nessuna divisione di famiglie. Questa è tortura emotiva e mette in pericolo il benessere del bambino", ha immediatamente risposto Sea Eye. I migranti provengono da sei Paesi diversi, principalmente Nigeria.
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