Sanaa (askanews) - Il conflitto in Yemen è una crisi dimenticata dove ogni giorno vengono compiute violazioni nei confronti della popolazione e dove si muore nel silenzio generale. L'Onu richiama l'attenzione mondiale sulla guerra che dal 2015 al 2018 ha provocato 6.500 vittime e 16.706 feriti, un numero probabilmente molto più basso di quello reale, e chiede che si intervenga per difendere i civili in fuga. Il conflitto vede contrapposta una coalizione a fianco del governo dello Yemen guidata dall'Arabia Saudita e sostenuta dagli Stati Uniti contro i ribelli Houti che hanno spodestato l'ex presidente Hadi. Il rapporto Onu parla di torture, maltratamenti, arruolamento di adolescenti e anche di bambini minori di 15 anni per partecipare attivamente alle ostilità. "Membri del governo dello Yemen e della coalizione che comprende Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti avrebbero portato a termine degli attacchi in violazione del principio di distinzione, proporzionalità e precauzione che potrebbero costituire dei crimini di guerra" spiega Kamel Jendoubi, presidente della missione Onu precisando che la possibilità coinvolge tutte le parti in conflitto. Per l'Unhcr, l'organizzazione Onu che si occupa dei rifugiati, lo Yemen rappresenta attualmente la peggiore crisi umanitaria al mondo, con circa 22 milioni di persone, pari al 75 per cento della popolazione, che necessitano di una qualche forma di assistenza e protezione umanitaria.
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