Roma, (askanews) - "Noi in quanto start-up internazionale guardiamo sicuramente il curriculum di studio, ma lo riteniamo quasi un presupposto indispensabile su cui basarci. Poi diamo tantissima attenzione a tutte le esperienze che raccontano una capacità del candidato, anche giovanissimo, di saper comprendere le proprie potenzialità e di sapersi relazionare al meglio con una squadra di lavoro. Tra le esperienze che notiamo e che sottolineamo vi sono sicuramente le esperienze di carattere internazionale: chi ha fatto simili esperienze, o di studio o di lavaoro, o di confronto comunque con il mondo internazionale, ci interessa moltissimo perché manifesta una volontà di confrontarsi, di confrontarsi col diverso e di confrontarsi con chi si approccia al mondo del lavoro e dello studio in maniera differente rispetto alla nostra. Apprezziamo molto anche le esperienze di carattere sportivo, le esperienze di volontariato, o anmche quei piccoli lavoretti che si possono fare al di fuori dell'attività scolastica ordinaria, tutto quello che comunque porta ad una dimensione sociale che vada oltre l'indispensabile o a quello che la società ci impone in qualche modo perché necessario nel nostro percorso di crescita": Alice Petralito, City General Manager, Hostmaker, a margine della tavola rotonda "Studenti oggi, professionisti domani. Il valore dell intelligenza emotiva" che si è svolto alla sede LUISS Business School di Villa Blanc a Roma.
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