Roma, (askanews) - Le Regioni si sono spaccate sul decreto vaccini che si trova all'esame del Senato. Durante la Conferenza dei presidenti delle Regioni a Roma, il Veneto e la Valle d'Aosta hanno espresso un voto contrario sul parere approvato a maggioranza. Il governatore del Veneto Luca Zaia, che a breve presentarà ricorso alla Corte Costituzionale contro il decreto, ha ribadito la sua posizione: "La posizione del Veneto è chiara: non siamo contrari ai vaccini ma pensiamo che l'introduzione di un obbligo vaccinale così importante con misure coercitive porterà ad un abbandono vaccinale invece che a una sottoscrizione del progetto" Il presidente della Valle D'Aosta Pierluigi Marquis: "Il parere è motivato dal fatto che non è stata prevista un'opera di sensibilizzazione nei confronti del governo di riduzione delle pesanti misure coercitive che sono previste, mi riferisco in particolare alle questioni sollevate sulla potestà genitoriale". Il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, che è anche presidente della Regione Emilia Romagna, ha affermato che la posizione del Veneto è "incomprensibile" e ha sottolineato come si tratti di una posizione fortemente minoritaria: "Mi pare che ci sia la stragrande maggioranza delle Regioni, e dunque del paese e delle sue istituzioni, che dà un parere favorevole".
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