Terapie per la vista, Soi a ministro Speranza: commissionare Aifa
Milano, 8 lug. (askanews) - Le notizie delle azioni del Dipartimento di Giustizia e dell'Autorità di vigilanza sui mercati degli Stati Uniti nei confronti dell'azienda farmaceutica Novartis, che ha patteggiato il pagamento di multe per centinaia di milioni di dollari in seguito a pratiche scorrette per indirizzare studi scientifici e scelte dei medici, sono il punto di partenza per la Società Oftalmologica Italiana per rilanciare la propria posizione per la richiesta di ampliamento delle possibilità di cura per i malati di maculopatia anche nel nostro Paese, dove ancora i protocolli dell'Aifa limitano sia il numero degli ospedali sia quello dei medici abilitati a eseguire le iniezioni per la terapia.
Il dottor Matteo Piovella, presidente di Soi, ha per questo lanciato un appello al ministro della Salute Roberto Speranza.
"Io chiedo al ministro Speranza, che è una persona preparata e molto attenta a questi aspetti - ha detto Piovella ad askanews - di intervenire agendo sugli enti regolatori. La responsabilità di questa riduzione di cura nei confronti dei pazienti risale a delle delibere di Aifa che sono sempre state armoniche alle indicazioni che giungevano da parte delle aziende farmaceutiche con questo sistema perverso e noi non abbiamo avuto fino a ora nessuna possibilità di cambiare. Quindi chiedo l'intervento del ministro Speranza perché commissioni l'Aifa che non ha attivato nulla, perché le regole sono ancora quelle di sette anni fa".
Il punto cruciale è che le indagini americane hanno evidenziato come molti studi scientifici siano stati direttamente finanziati dalle aziende farmaceutiche, con l'intento di favorire l'utilizzo di un farmaco a scapito di altri. Situazione che Soi da anni denuncia anche in Italia e che sta rischiando, nel sistema giudiziario del nostro Paese, di cadere in prescrizione.
"Non vogliamo fare nessuna polemica - ha aggiunto il presidente Soi - ma è importante che ora il quadro sia chiaro. E lo è perché le stesse aziende hanno pagato la multa, hanno ammesso di essersi comportate così e quindi non rimane nessun dubbio. Di conseguenza io mi aspetto che si agisca immediatamente per porre fine a questo disastro".
Un disastro che, secondo la Società Oftalmologica, si traduce in cure mancate per mezzo milione di pazienti, esposti al rischio di perdere la vista. Ma questo scenario drammatico, secondo Piovella, può essere rapidamente accantonato.
"Basta allargare la terapia con un atto rapidissimo a tutti i 7mila oculisti italiani - ha concluso il medico - e togliere tutta la burocrazia del controllo farmacologico intensivo che è risultato totalmente inutile perché si fondava su informazioni false che impediscono ai 7mila medici di attivarsi tutti nei confronti di questi pazienti. Ricordo ancora che noi da anni facciamo solo 300mila iniezioni invece del milione che fanno normalmente in Francia, Germania e Inghilterra".