Mose, prima prova generale per le 78 dighe mobili
Venezia, 10 lug. (askanews) - Dopo anni di attese, inchieste giudiziarie, fallimenti e proteste per Venezia è una giornata storica. La laguna è stata chiusa completamente al mare per poter effettuare il primo test completo delle 78 dighe mobili del sistema Mose, per salvare la città dalle maree. Un'opera imponente tanto attesa quanto criticata, che dovrebbe prevenire gli effetti devastanti dell'acqua alta nella città lagunare.
Sull'isola artificiale che divide la Bocca di Porto del Lido è stata approntata "una regia" dove si sono seguite le operazioni. E' stato il presidente del Consiglio Conte a premere il pulsante per dare il via all'innalzamento delle dighe.
"Questo Mose va completato e dobbiamo fare in modo che il prossimo autunno inverno ci sia uno strumento di salvaguardia. Siamo qui augurandoci che questa opera possa funzionare e rispondere all'obiettivo per cui è stata progettata".
"A chi protesta dico auguriamoci funzioni" ha spiegato Conte. Deprechiamo episodi di corruzione ma ora concentriamoci sull'obiettivo.
"Questa non è una cerimonia di inaugurazione, non siamo qui per una passerella ma per un test: vedremo insieme l'innalzamento di 78 paratoie e la chiusura contemporanea di tutte le bocche di porto. E' una poderosa opera che attende da anni il completamento. E' nata tra tante polemiche per un obiettivo concreto per quanto visionario di salvaguardare Venezia dall'acqua alta", ha aggiunto.
"La manutenzione del Mose, che sarà gestito da struttura collegiale, sarà costosa e impegnativa dal punto di vista finanziario" ha concluso Conte senza quantificare l'entità della spesa.