La Polonia resta nazionalista: Duda vince elezioni presidenziali
Varsavia, 13 lug. (askanews) - Un paese diviso tra voglia di Europa e spinte nazionaliste e sovraniste, è il quadro che emerge dalle elezioni presidenziali in Polonia. Il presidente uscente Andrzej Duda ha vinto la consultazione con un leggero vantaggio di meno di un punto percentuale al termine del ballottaggio.
Duda, alleato del governo conservatore, al secondo turno ha superato il sindaco liberale di Varsavia Rafal Trzaskowski.
Le elezioni sono considerate una battaglia per il futuro del Paese oltre che delle sue complicate relazioni con l'Unione Europea, per questo si è registrata una affluenza alle urne molto alta vicina al 70%. "Sono molto felice per la mia vittoria, voglio ringraziare tutti quelli che hanno votato per me", ha dichiarato Duda poco dopo l'annuncio del primo exit poll, poi ha chiesto scusa se qualcuno si è sentito ferito dalle sue parole e dalle sue azioni in questi anni e in campagna elettorale e ha invitato tutti a lavorare insieme per il bene del paese.
La vittoria di Duda potrebbe portare a controverse modifiche alla magistratura e a una continua opposizione all'aborto e ai diritti degli omosessuali. Il presidente uscente è finito sotto accusa durante le elezioni, anche per un discorso in cui ha affermato che i diritti Lgbt sono stati una "ideologia" più distruttiva del comunismo.
"Il risultato probabilmente non è mai stato così serrato nella storia polacca, non abbiamo mai sentito così tanto il potere del nostro voto" ha detto Trzaskowski ai suoi sostenitori dopo aver ottenuto il 49% circa dei consensi.