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Banda musicale Polizia e Baglioni omaggiano le vittime del Covid

Roma, 13 lug. (askanews) - La Polizia di Stato, con la Banda musicale, ha onorato la memoria delle vittime italiane della pandemia di Covid-19 e ha ringraziato a nome di tutti il personale sanitario che con straordinaria dedizione sta conducendo una battaglia senza pari.

"Grazie a nome di tutti" è stato il titolo della cerimonia che si è svolta alla presenza del presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte e del ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese.

Il Capo della Polizia e direttore generale della Pubblica sicurezza, Franco Gabrielli ha rivolto un indirizzo di saluto in apertura. Alla cerimonia ha partecipato anche il sindaco di Roma, Virginia Raggi.

Il concerto ha visto la partecipazione straordinaria di Claudio Baglioni, uno degli artisti italiani da sempre promotore dei valori sociali e di solidarietà e il contributo del sassofonista Stefano di Battista.

La serata si è conclusa con l'Inno nazionale eseguito dalla banda musicale e cantato da Baglioni, mentre il Palazzo del Viminale si è "vestito" con il tricolore italiano grazie all'intervento di ACEA e resterà così illuminato.

Il premier Giuseppe Conte: "È stata una prova molto difficile per tutto il Paese e per tutti i cittadini - ha detto - è stata una sfida molto insidiosa, in parte lo è ancora, anche se adesso possiamo dire che ci siamo meglio attrezzati, abbiamo rinforzato le nostre strutture ospedaliere, la risposta del sistema sanitario sicuramente adesso sarà più pronta, anche in caso di cattive evenienze".

"Abbiamo fatto tanti test, abbiamo una maggiore conoscenza, più diffusa, c'è una cultura su questo virus che nei primi tempi ci sfuggiva. Tutti sappiamo che con alcune regole precauzionali - ha precisato Conte - possiamo affrontare anche la nuova stagione, questa estiva, la prossima, con relativa tranquillità. Ma dobbiamo stare attenti, questo sì".

"Sono anche io un essere umano e, anche se avevo e ho grandi responsabilità - ha aggiunto - ho vissuto, come credo tutti i cittadini, momenti di forte preoccupazione, momenti di angoscia, momenti anche di incertezza perché ci sono state delle fasi in cui non avevamo contezza di come si sarebbe sviluppata questa curva epidemiologica. Ci sono stati dei momenti in cui avevamo difficoltà a tenerla sotto controllo".

"Tutto il Paese - ha concluso - ha risposto e i cittadini sono stati a casa e questo ci ha reso una comunità più forte".

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