A Palermo il restauro degli arazzi fiamminghi di Marsala
Palermo, 13 lug. (askanews) - È stato presentato all'Oratorio dei Bianchi di Palermo il restauro degli otto arazzi fiamminghi della collezione di Marsala, un raro esempio di arte tessile e pittorica della cultura europea del XVI secolo.
La collezione appartiene alla Chiesa madre di Marsala (Tp) e costituisce la raccolta più rilevante in Italia dopo quella conservata al Capodimonte di Napoli.
Gli arazzi raccontano la guerra tra giudei e romani nel 66 d.C.. Dopo il restauro, della durata di circa un anno, saranno conservati nel nuovo museo della chiesa del collegio di Marsala, non più destinata al culto, e che sarà allestita con una nuova struttura.
Nel frattempo, il cantiere, ospitato all'Oratorio dei Bianchi, sarà accessibile al pubblico, previa prenotazione.
L'assessore regionale siciliano ai Beni culturali, Alberto Samonà.
"I visitatori potranno, un giorno a settimana, dal vivo, ogni venerdì dalle 9 alle 13, all'Oratorio dei Bianchi, assistere alle operazioni di restauro a cantiere aperto - ha spiegato - è un progetto importante dell'architetto Luigi Biondo, perché noi vogliamo recuperare questi arazzi (se ne potranno vedere due alla volta per ragioni di spazio) che raccontano la storia di una Sicilia cosmopolita e plurale. Il governo Musumeci vuole dare priorità alla cultura e alla nostra storia, alla storia dell'arte. Presentiamo questo progetto con le maestranze e gli addetti lavori perché vogliamo fare in modo che tutti possano assistere a questo intervento di restauro. Recuperiamo anche le arti e i mestieri e la valorizzazione dei nostri restauratori".
Il progetto per il restauro e il recupero della chiesa del collegio di Marsala è stato finanziato con fondi del Patto per il Sud per un importo di circa 3 milioni di euro. La parte più consistente, che ammonta a 2,2 milioni, è destinata al recupero della chiesa di Marsala e la gara dovrebbe partite a settembre.