Interferenze russe in UK? A Londra pubblicato rapporto Parlamento
Roma, 21 lug. (askanews) - Un rapporto che mette in imbarazzo il governo di Boris Johnson a Londra: la commissione parlamentare per l'intelligence pubblica finalmente il testo sulle presunte interferenze della Russia nella politica britannica, e chiede un'inchiesta in merito.
Le 55 pagine emergono dopo mesi di polemiche e lotte intestine al partito conservatore. Cosa c'è di tanto scottante?
"Il governo si è concentrato sull'antiterrorismo e ha sottovalutato la minaccia russa" dice Stewart Hosie, membro della Commissione.
In realtà il governo di Johnson afferma che non ci sono state interferenze nel processo democratico, sul referendum per la Brexit, o su quello per l'indipendenza della Scozia. Ma il membro della Commissione Kevan Jones afferma che è uno scandalo che nessuno abbia cercato di accertarlo.
La Commissione non è riuscita a reperire prove certe dell'azione di Mosca e del governo di Vladimir Putin, ma appunto critica aspramente il governo inglese per non aver indagato e le agenzie di intelligence per non aver fornito informazioni sufficienti in merito. La Russia, si legge, pone una sfida difficile all'intelligence, ed è cruciale capire se uno Stato ostile abbia cercato di influenzare i processi elettorali britannici, che il tentativo abbia avuto successo o meno.
Il Cremlino ha già reagito parlando di "russofobia".
E il governo di Boris Johnson ha respinto la richiesta di un'indagine. La pubblicazione stessa del rapporto però è un brutto colpo per il premier, che oggi riceveva il segretario di Stato Usa Mike Pompeo. Il testo arriva infatti solo dopo una sorta di golpe alla Commissione intelligence, dove i laburisti sono riusciti a far eleggere un parlamentare favorevole alla pubblicazione, invece dell'uomo designato da Downing Street.