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La bellezza nel dramma: le immagini di Milano durante il lockdown

Milano, 28 lug. (askanews) - Se è vero che ancora non abbiamo capito tutte le implicazioni del lockdown dei mesi scorsi, è altrettanto vero che ci sono delle evidenze che sono parte di quell'esperienza, anche se non la esauriscono. In questo senso le fotografie di Mauro Parmesani sulla Milano deserta nei giorni di chiusura totale assumono sia il valore di una prova, sia quello di un sentimento.

"Il primo impatto - ha raccontato il fotografo ad askanews - è stato di paura, perché vedere una città così vuota fa impressione. Però devo dire che la cosa che mi ha colpito di Milano è stato riscoprire la sua architettura, la sua potenza emotiva, la sua bellezza senza tempo. E questo mi ha permesso di uscire dal cono di paura nel quale tutti noi eravamo capitati e guardare la città con occhi diversi".

La mostra "Milano Lockdown", allestita nei locali di Altavia Italia sul Naviglio pavese, ripercorre il tempo in due modi diversi: sia il tempo senza persone della quarantena, sia quello storico della città e delle sue architetture stratificate.

"Al di là di tutto - ha aggiunto Parmesani - Milano è più potente anche del Covid. Quindi il messaggio che io ho cercato di dare è che la bellezza di questa città è superiore a tutte le disgrazie che possono capitare in questi periodi".

L'esposizione è accompagnata da un catalogo e vive in contemporanea alla pubblicazione anche di un volume di Altavia, dedicato agli "Scenari del dopo" per il mondo del commercio. Paolo Mamo, presidente e ad della società, ha spiegato il senso dell'operazione: "E' il nostro modo di abbracciare le tematiche della città e parlare del dopo, ma anche del prima, perché questa crisi Covid è stata drammatica, ma in realtà è anche l'opportunità per accelerare delle trasformazioni che erano già nell'aria e che stavano arrivando. Semplicemente bisognava fare più veloce, oggi, forse tragicamente, abbiamo l'opportunità di farlo".

La mostra di Mauro Parmesani resta aperta al pubblico a Milano fino a metà ottobre.

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