Scuola, Azzolina: la scuola riparte "in presenza" il 14 settembre
Roma, 28 lug. (askanews) - "A settembre la scuola riparte, voglio dirlo in quest'aula e ribadirlo con chiarezza a tutte le famiglie spesso travolte da toni allarmistici e apocalittici. Ho firmato l'ordinanza che prevede l'avvio delle lezioni dal 14 settembre mentre dal primo settembre si svolgeranno le attività di integrazione e recupero".
Nessun dubbio sull'avvio delle lezioni "in presenza" a settembre 2020, dunque. Non ci sarà alcun rinvio ulteriore per la pandemia di Covid-19. Ne è sicura la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina che è intervenuta alla Camera dei deputati a Roma per un'informativa sull'argomento.
Azzolina ha rivendicato la correttezza delle scelte sul lockdown durante la fase critica della pandemia per tutelare la salute degli studenti e dei loro familiari mentre, per la ripartenza, ha promesso un deciso rilancio degli investimenti per l'Istruzione, l'edilizia scolastica, la didattica digitale, l'assunzione di nuovi insegnanti e l'acquisto di libri da dare gratis agli studenti.
"Solo per la ripartenza di settembre - ha detto - abbiamo previsto 2,9 miliardi, da quando sono ministra sono state messe a disposizione risorse per 6 miliardi, un segnale inequivocabile della volontà di riportare al centro di investimenti importante la scuola ed essere un Paese in cui la scuola possa essere davvero un motore di sviluppo, innovazione, ascensore sociale per i capaci e meritevoli, come sancito dall'Art. 34 della nostra Costituzione".
Sulle polemiche, in particolare per le controverse sedie Node, i famosi "banchi con le ruote", invece, il commento della ministra è stato perentorio.
"Non abbiamo imposto una sola tipologia di banco, come ho letto da più parti - ha precisato la ministra - ma semplicemente lo Stato, per la prima volta, si è preso la responsabilità di sostenere le scuole aiutandole a rinnovare gli arredi".
Gli istituti scolastici italiani hanno chiesto 2,4 milioni di banchi sia tradizionali sia di tipo innovativo. Va detto che, proprio in seguito alle polemiche, la ditta C2 Group di Cremona, importatrice in Italia delle sedie Node dell'americana Steelcase ha deciso di ritirarsi dalla gara per la fornitura dei banchi alle scuole italiane.